Sempre più mamme usano videogame impegnativi per rilassarsi e connettersi con i figli: la ricerca

Per molte madri, giocare ai videogame non è solo un passatempo ereditato dalla propria adolescenza, ma rappresenra anche un’importante risorsa per il benessere psicologico, la creatività e persino il legame con i figli. A sfatare il cliché della mamma che gioca soltanto a innocui passatempi sullo smartphone è uno studio australiano che indaga motivazioni ed esperienze delle madri videogiocatrici.
La ricerca, condotta dalla dottoressa Fae Heaselgrave, docente e ricercatrice in media digitali alla Central Queensland University, ha coinvolto un campione di madri australiane appassionate di videogiochi e tecnologia. Il risultato più sorprendente? L’80% preferisce giocare su console o computer, cimentandosi in titoli d’azione, avventura o strategia, ben lontani dai “giochini da cellulare” spesso associati all’universo femminile.

Un dato che ribalta i pregiudizi ancora diffusi sul ruolo delle madri, oltre che su quello dei videogame. Secondo Heaselgrave, infatti, è molto difficile per molte donne conciliare la propria passione di gaming con la maternità. Non solo perché i molteplici compiti di cura in famiglia ricadono ancora oggi in gran parte sulle donne, ma anche per la paura di offrire un'immagine sbagliata di sé, come se i videogame fossero un passatempo immaturo e incompatibile con l'ideale tradizionale della madre dedita esclusivamente ai figli. "Spesso – spiega la ricercatrice – si teme di dare un cattivo esempio, ma è un timore infondato".
Il gioco come spazio di libertà e gratificazione
Giocare ai videogame però non è solo del semplice intrattenimento. Secondo quanto emerso dall'indagine australiana, infatti per molte madri il videogioco rappresenta un potente strumento di evasione e realizzazione personale. A differenza di quanto spesso siamo portati a pensare, molte madri cercano nel gaming emozioni forti, stimoli ed esperienze appaganti. Per questo l'immagine della madre in pigiama che gioca a puzzle o mini-game in cui si curano giardini virtuali sul cellulare necessita di una bella spolverata. Ora le mamme gamer vogliono esplorare mondi, sconfiggere agguerriti nemici e ingaggiare avvincenti sfide con sé stesse o con altri giocatori per continuare a migliorarsi.

"Pensare che una mamma voglia giocare solo a fare la casalinga anche in digitale è offensivo", ha affermato Heaselgrave. Al contrario, molte di loro apprezzano i mondi narrativi complessi, le sfide strategiche e la soddisfazione di superare ostacoli. Queste esperienze, racconta la studiosa, offrono un senso di realizzazione profonda e incidono positivamente sul benessere mentale.
Un ponte con i figli e un modo per ricaricarsi
Giocare non è solo un modo per ritagliarsi del tempo personale: può diventare anche uno spazio di condivisione familiare. Alcune madri hanno raccontato di aver usato i videogiochi per creare nuove occasioni di dialogo e complicità con i propri figli. "Una partita insieme – suggerisce Heaselgrave – può diventare un bellissimo regalo, non solo per la mamma ma per tutta la famiglia".
Secondo la docente, lo studio – il primo in Australia a indagare specificamente le madri gamer – può pertanto rappresentare un tassello importante per superare vecchi stereotipi di genere, non solo nel mondo videoludico ma anche nella percezione pubblica della maternità. In un’epoca in cui la cura passa anche attraverso la cura di sé, è il momento di riconoscere che una madre può – e deve – prendersi i suoi spazi e anche un’attività considerata "frivola"come giocare ai videogame può offrire relax, stimoli creativi e benessere mentale. Una mamma che gioca non è meno madre, è semplicemente una donna che si concede il diritto di stare bene.