video suggerito
video suggerito

Quando inizia la pubertà: i primi segnali e come supportare i figli adolescenti in questo cambiamento

La pubertà è una fase cruciale e delicata della crescita, segnata da cambiamenti fisici ed emotivi che possono generare insicurezze. Genitori e adulti hanno un ruolo fondamentale: accompagnare i ragazzi con ascolto, dialogo chiaro e rispetto dei loro spazi, offrendo supporto emotivo e risposte ai dubbi per aiutarli ad affrontare con serenità questo passaggio.
A cura di Niccolò De Rosa
0 CONDIVISIONI
Immagine

La pubertà è un passaggio cruciale e delicato nella crescita di ogni persona: il momento in cui il corpo si trasforma da bambino a adulto, segnando l’avvio dell’adolescenza. È una fase di profondi cambiamenti fisici, psicologici ed emotivi, spesso accompagnata da incertezze e vulnerabilità. Generalmente, nelle ragazze la pubertà comincia tra gli 8 e i 13 anni, mentre nei ragazzi tra i 9 e i 14, ma esistono ampie variazioni individuali che rientrano nella norma.

Nei ragazzi, i primi segni includono l’aumento del volume testicolare, la crescita del pene, la comparsa di peli pubici e il cambiamento del timbro vocale. Nelle ragazze, invece, lo sviluppo del seno e l'inizio delle mestruazioni sono i segnali più evidenti dell'ingresso nell'ultima e decisiva fase di cresicta. A livello emotivo, questa fase può essere ancora più complessa dei cambiamenti fisici: sbalzi d’umore, ricerca di autonomia, bisogno di conferme, senso di inadeguatezza o vergogna del proprio corpo sono esperienze comuni.

Il ruolo del genitore in questa fase è fondamentale. Non si tratta solo di informare i figli sui cambiamenti del corpo, ma soprattutto di accompagnarli, rassicurarli e restare un punto di riferimento saldo e accogliente. È importante comprendere che la pubertà non è solo un fatto biologico, ma un passaggio psicologico verso l’identità adulta, che può generare conflitti, bisogno di indipendenza e, allo stesso tempo, richiesta di protezione. Per questo motivo, occorre trovare un equilibrio tra il rispetto dei loro spazi e la disponibilità al dialogo: essere presenti senza invadere, ascoltare senza giudicare.

I cambiamenti della pubertà variano molto da maschi a femmine
I cambiamenti della pubertà variano molto da maschi a femmine

Quando inizia la pubertà: età, modalità e segnali

La pubertà è un processo graduale che non ha un’età "fissa", ma solitamente inizia a manifestare ad un certo punto della crescita, con sostanziali differenze in base al sesso di appartenenza.

Nelle femmine di solito inizia tra gli 8 e i 13 anni. I primi segnali comprendono la crescita del seno (telarca), seguita dopo circa 2 anni dall’arrivo del menarca (prima mestruazione). Nei maschi, invece, le trasformazioni iniziano tra i 9 e i 14 anni. Le prime avvisaglie sono l’aumento del volume testicolare e del pene, la comparsa dei peli pubici, la crescita muscolare e lo scatto di crescita, insieme al progressivo cambio del timbro di voce, che si fa più grave e profondo.

La pubertà può spaventare o confondere i ragazzi, pertanto il supporto dei genitori risulta molto importante
La pubertà può spaventare o confondere i ragazzi, pertanto il supporto dei genitori risulta molto importante

La velocità dei cambiamenti fisici varia molto: alcuni ragazzi vivono una crescita rapida, altri più lenta ed è del tutto che normale anche che ci siano differenze evidenti tra coetanei, che possono diventare motivo di imbarazzo o insicurezza. Proprio per questo il confronto con gli altri può generare ansia o senso di inadeguatezza, rendendo cruciale il sostegno familiare.

I sintomi della pubertà: i segnali e i cambiamenti fisici

In generale, la pubertà comporta:

  • Crescita staturale accelerata: si tratta del cosiddetto "scatto di crescita" con rapido aumento di altezza, che può generare dolori muscolari o imbarazzo per le sproporzioni.
  • Comparsa di peli pubici e ascellari : si tratta di un fenomeno normale che segna la maturazione sessuale, ma spesso causa imbarazzo nei primi tempi.
  • Maggiore sudorazione e cambiamenti cutanei: in questa fase si nota un aumento della produzione di sebo e sudore, con rischio di acne e necessità di nuove abitudini igieniche.
  • Ricerca di autonomia e identità: con la pubertà cresce il bisogno di indipendenza, con possibili conflitti in famiglia e desiderio di definire la propria identità.
Scatti di crescita, cambio del tono di voce e sviluppo dei caratteri sessuali (primari e secondari) sono i segnali più evidenti della pubertà
Scatti di crescita, cambio del tono di voce e sviluppo dei caratteri sessuali (primari e secondari) sono i segnali più evidenti della pubertà

Le trasformazioni più importanti però riguardano i caratteri sessuali – primari e secondari – che ovviamente variano tra ragazzi e ragazzi. Nelle femmine primi segnali comprendono la crescita del seno (telarca), seguita, nei mesi o negli anni, successivi dall’arrivo del menarca (la prima mestruazione) e da cambiamenti nella composizione corporea (più tessuto adiposo in alcune zone). Nei maschi, invece, le avvisaglie dell'arrivo della pubertà sono l'aumento del volume testicolare e del pene, la crescita muscolare, l'aumento della peluria su tutto il corpo e il progressivo cambio del timbro di voce, che si fa più grave e profondo.

Supportare gli adolescenti in pubertà: consigli per i genitori

Affrontare la pubertà non significa solo spiegare cosa succede al corpo, ma costruire un clima di fiducia e accoglienza che aiuti i ragazzi a vivere con serenità questo periodo di passaggio. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Parlare chiaramente: meglio usare sempre un linguaggio adatto all’età del figlio, senza giri di parole o tabù. Essere diretti e onesti aiuta a ridurre l’ansia e le paure.
  • Rispondere a dubbi o domande: mostrarsi disponibili a chiarire ogni curiosità, anche se può sembrare imbarazzante. Meglio che i ragazzi trovino risposte attendibili dai genitori che non informazioni errate altrove. In questo senso può aiutare parlare di certi argomenti fin dall'infanzia, ovviamente sempre usando un linguaggio "digeribile" da bambini tanto piccoli.
  • Ascolto attivo: dare attenzione alle loro parole e ai segnali non verbali. Evitare interruzioni o giudizi affrettati. Far sentire che ogni preoccupazione è legittima.
  • Supporto emotivo e rassicurazione: in questa fase può essere normalizzare le paure e gli sbalzi d’umore, facendo capire che è normale sentirsi confusi o vulnerabili. Mamme e papà potrebbero pertanto offrire conforto senza banalizzare i sentimenti. Questo però non deve diventare un via libera per la maleducazione: giusto chiudere un occhio di fronte a una rispostaccia, ma i genitori dovrebbero comunque mantenere il punto su regole e comportamenti garbati
  • Non minimizzare i loro problemi: anche se un problema può sembrare minore agli occhi di un adulto, per loro può essere enorme e spiazzante. Prendere sul serio le loro difficoltà aiuta a costruire fiducia.
  • Rispettare la loro privacy e i loro spazi: con la pubertà cresce il bisogno di riservatezza e autonomia. È importante non essere invadenti, ma far capire che si è sempre disponibili.

Supportare i propri figli durante la pubertà significa, in fondo, accompagnarli a diventare grandi senza lasciarli soli. È un compito che richiede ascolto, pazienza e capacità di adattarsi a un cambiamento che coinvolge tutta la famiglia. Il dialogo aperto e rispettoso è la chiave per aiutare i ragazzi a vivere questo passaggio con maggiore serenità e consapevolezza.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views