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Quali sono i vantaggi di mandare i bambini ai campus estivi? La risposta degli esperti

I campi estivi offrono molto più di giochi e divertimento: sono occasioni preziose di crescita, socializzazione e scoperta per bambini e ragazzi. Ma i benefici riguardano anche i genitori, che trovano sollievo nella gestione quotidiana e, in alcuni casi, un’opportunità per condividere esperienze uniche con i propri figli.
A cura di Niccolò De Rosa
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Con la fine della scuola, per molte famiglie si apre la consueta corsa per organizzare le giornate dei figli durante le lunghe settimane estive. In questo contesto, i vari campus, grest e centri estivi rappresentano una risorsa preziosa non solo per assicurarsi che bambini e ragazzi passino il loro tempo in un ambiente sano e stimolante mentre i genitori sono al lavoro, ma soprattutto per offrire agli stessi giovani l’opportunità di divertirsi, sperimentare nuove attività e condividere esperienze con i coetanei in un ambiente stimolante e sicuro. Sul tema è tornato di recente anche il sito americano Parents, dedicato alla genitorialità, che ha raccolto il parere di esperti e professionisti per approfondire i benefici e le opportunità offerte da questa formula educativa sempre più diffusa.

Imparare cose nuove in un contesto libero e stimolante

Uno dei motivi per cui i campi estivi sono così apprezzati è la possibilità, per bambini e ragazzi, di cimentarsi in attività che durante l’anno scolastico trovano poco spazio. Oltre ai giochi tradizionali, molti centri propongono veri e propri percorsi tematici: corsi di cucina, orticoltura, laboratori scientifici, percorsi avventura con arrampicate e programmi dedicati al benessere o alla natura. In Italia, queste esperienze sono poi spesso valorizzate da scenari incantevoli, tra spiagge pittoresche e paesaggi immersi nel verde.

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Crescita personale e relazionale

Le esperienze vissute al campo non si limitano all’apprendimento di abilità pratiche. Come sottolineano gli esperti, la vera forza dei campi estivi sta nello sviluppo personale e relazionale che coinvolge sia i partecipanti sia lo staff. Vivere a stretto contatto con coetanei aiuta ad esempio a sviluppare l'empatia, la collaborazione e la capacità di risolvere conflitti in modo costruttivo. Il fatto stesso di passare giornate intere in un contesto dove non ci sono nonni o genitori a levar loro le castagne dal fuoco, può inoltre rivelarsi fondamentale per accrescere lo spirito d'indipendenza e imparare a cavarsela da soli. Tutte queste competenze relazionali e organizzative che si apprendono giocando sono poi le stesse che serviranno a scuola, nel lavoro e nella vita adulta.

Un sollievo concreto per i genitori

Se per i bambini il campo estivo è sinonimo di libertà e avventura, per i genitori rappresenta spesso un valido aiuto nell’organizzazione quotidiana. In particolare per chi lavora a tempo pieno, la chiusura delle scuole può essere fonte di stress, poiché molto spesso non si sa a chi affidare i ragazzi. Il campo diventa così una soluzione efficace per conciliare le esigenze familiari con  il desiderio di non abbandonare i figli davanti a uno schermo, proponendo invece preziose occasioni di socialità, esperienze stimolanti e nuovi modelli positivi di riferimento, come educatori e animatori.

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Ricordi che durano tutta la vita

Chi ha frequentato un campo estivo da bambino conosce bene quella sensazione di stanchezza felice che accompagna il ritorno a casa con capelli ancora umidi di piscina, le ginocchia impolverate e una sensazione di stanchezza che profuma di libertà, amicizia e gioia di scoprire il mondo. Per questo, concludono gli esperti, offrire ai figli la possibilità à di vivere simili esperienze durante l'infanzia rappresenta un'opportunità unica che in molti casi costruisce amicizie durature e ricordi indelebili.

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