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Perché fare il corso preparto: “Aiuta i genitori a essere più sicuri”, cosa c’è da sapere e quando farlo

Prima della fine della gravidanza gli esperti consigliano ai neo-genitori di seguire un corso preparto per prepararsi con maggiore consapevolezza. Utile per ridurre ansia e paure, offre informazioni pratiche sul travaglio, sull’allattamento e sull’accudimento del neonato. La ginecologa Floriana Carbone spiega a Fanpage.it perché si tratta di un’occasione preziosa, utile anche per i papà.
Intervista a Floriana Carbone
Ginecologa del Policlinico di Milano
A cura di Niccolò De Rosa
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Quando la gravidanza entra nel vivo e il termine si avvicina, ostetrici e ginecologi consigliano ai futuri genitori di iscriversi a un corso preparto, un passaggio che aiuta a prepararsi in modo più consapevole agli ultimi mesi di gestazione, a gestire l’ansia e a sapere cosa aspettarsi davvero in sala parto. Non si tratta però di un appuntamento che riguarda esclusivamente le mamme: anche ai padri è caldamente suggerito di partecipare, sia per rafforzare il legame con la partner in un momento intenso ed emotivo, sia per poterla sostenere concretamente durante le fasi del travaglio e del parto.

Corso preparto: perché seguirlo

I corsi preparto hanno un obiettivo chiaro: accompagnare la coppia in un percorso di informazione e consapevolezza che riduca paure e incertezze. Come spiega Floriana Carbone, ginecologa del Policlinico di Milano, seguire un corso preparto è sicuramente utile per prepararsi fisicamente e psicologicamente al parto, perché "consente di acquisire delle informazioni utili, di creare una rete di supporto anche con altre mamme, di conoscere ed esplorare l'ambiente in cui si andrà a partorire e di confrontarsi con i professionisti sanitari".

Non si tratta però di acquisire solo della mera teoria: la possibilità di fare domande dirette agli specialisti e di incontrare altre coppie aiuta a normalizzare dubbi e timori. "Ci sono studi che confermano che le donne che frequentano i corsi di accompagnamento alla nascita arrivano al parto più sicure e più serene – prosegue la dottoressa – proprio perché la coppia ha acquisito tutte le informazioni importanti che riguardano il travaglio o il percorso in generale".

Il corso preparto è l’occasione per arrivare preparati al momento della nascita
Il corso preparto è l’occasione per arrivare preparati al momento della nascita

Quando iniziarlo

Il momento giusto per iscriversi a un corso preparto non è troppo vicino alla data presunta del parto, ma nemmeno troppo presto. Secondo la ginecologa, è una norma comune prenotare il corso tra la ventesima e la ventiquattresima settimana, anche se ovviamente le tempistiche possono variare in base alle esigenze delle singole famiglie. Iniziare intorno alla metà della gravidanza consente di affrontare con calma tutti i temi, avere il tempo di metabolizzare le informazioni, prepararsi fisicamente (ad esempio con esercizi per il pavimento pelvico) e organizzare tutto il necessario per l’ospedale. In molti corsi si formano gruppi di mamme con età gestazionali simili: in questo modo le esigenze e i dubbi sono condivisi e più pertinenti a quella fase della gravidanza. In media, il percorso prevede da un minimo di cinque a un massimo di 10-12 incontri.

Cosa si impara

I corsi preparto non si limitano a spiegare come funziona il travaglio o quali sono le fasi del parto. Il loro approccio è globale e multidisciplinare. "Durante il corso – precisa la dottoressa Carbone – si affrontano argomenti che riguardano non soltanto la gravidanza e il parto, ma anche l'allattamento e l'accudimento del bambino".

Durante il corso si impara ciò che accadrà in sala parto e si acquisiscono anche nozioni su come comportarsi nelle prime settimane di vita del bambino
Durante il corso si impara ciò che accadrà in sala parto e si acquisiscono anche nozioni su come comportarsi nelle prime settimane di vita del bambino

Si parla di alimentazione in gravidanza, del materiale da portare in ospedale, della gestione del dolore, delle posizioni migliori per allattare e di come riconoscere i segnali del travaglio. Molti corsi prevedono la presenza di ostetriche, ginecologi, psicologi e a volte pediatri. È importante anche il lavoro sul pavimento pelvico e la visita dell’ambiente in cui si partorirà, che può aiutare a ridurre ansia e paure.  Per i papà è l’occasione di apprendere come sostenere la partner nei momenti più concitati e di sentirsi partecipi in modo attivo.

Quali elementi considerare nella scelta del corso

I corsi preparto sono offerti sia da strutture pubbliche (ospedali, consultori) sia da centri privati. Di solito si formano gruppi di mamme con età gestazionali simili: in questo modo le esigenze e i dubbi sono condivisi e più pertinenti a quella fase della gravidanza. In media, il percorso prevede da un minimo di cinque a un massimo di 10-12 incontri. Ma come sceglierlo?

"È consigliabile farlo presso la struttura dove si andrà a partorire – suggerisce Floriana Carbone – per familiarizzare con l'ambiente e con i professionisti". Ciò permetterebbe infatti di conoscere già l’équipe che assisterà al parto e di ambientarsi negli spazi. Tuttavia non è obbligatorio: «Se la paziente per motivi logistici trova comodo fare il corso nel consultorio o in uno studio privato vicino casa e poi decide di andare a partorire in un grande ospedale in città, si deve sentire assolutamente libera di poterlo fare».

Quel che conta davvero è verificare la qualità e la completezza dell’offerta: che gli operatori siano qualificati, che il programma sia articolato e includa anche un confronto psicologico, che ci sia spazio per le domande. In fondo, un buon corso preparto non offre solo nozioni, ma accompagna le coppie a vivere la nascita del loro bambino con maggiore serenità e fiducia.

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