video suggerito
video suggerito

Papà si improvvisa sarto e realizza un giubbotto sensoriale per il figlio autistico: “Era tremendo vederlo soffrire”

L’amore per un figlio può spostare le montagne o rendere un papà sarto. È la storia di John Rudd che ha brevettato un giubbotto adatto alle esigenze di suo figlio autistico e di tutti quei bambini con disturbi d’ansia.
A cura di Sophia Crotti
0 CONDIVISIONI
Credits: Chammo
Credits: Chammo

Ci sono genitori che farebbero qualsiasi cosa per i figli, anche improvvisarsi stilisti. È il caso di John Rudd, il papà 47enne di Charlie, un bambino autistico di Walkden, che dopo aver osservato per anni il suo bimbo in difficoltà nell'indossare qualsiasi tipo di vestito, ha brevettato un capo di abbigliamento apposta per lui.

La storia di Charlie e il gesto del suo papà

Aveva 9 anni il piccolo Charlie, che oggi è un preadolescente di 13 anni, quando gli diagnosticarono l'autismo. Dopo l'impatto che la diagnosi ebbe sulla famiglia, i suoi genitori iniziarono a dare un nome e un perché a tutti gli atteggiamenti che il piccolo aveva sempre avuto.

In particolare John Rudd, il suo papà, come racconta alle pagine della BBC, ha compreso quanto il mondo che ci circonda sia poco inclusivo e sicuramente non brevettato per le persone autistiche. "Ogni mattina indossare il giubbotto per mio figlio era un incubo, gridava e noi non capivamo perché" ha spiegato Rudd.

Credits: Chammo
Credits: Chammo

Il piccolo non sopporta le etichette e alcuni materiali, per questo alla sola idea di indossare un giubbotto l'unica cosa che riusciva a fare era piangere o gridare. "Charlie aveva delle vere e proprie crisi di nervi, tanto forti da impedirgli persino di andare a scuola" spiega il papà che a quel punto, stanco di vedere il figlio soffrire, ha pensato a una soluzione.

Il papà che si improvvisa sarto

"Ho detto a mia moglie che avrei realizzato un giubbotto apposta per nostro figlio" spiega John, mentre la moglie ribatte di avergli risposto che sarebbe stato impossibile dal momento che non avrebbe mai saputo nemmeno da dove iniziare. A dimostrazione del fatto che l'amore può davvero far fare grandi cose agli esseri umani, il papà di Charlie in soli due giorni, studiando i materiali con cui suo figlio amava vestirsi o giocare e chiedendogli delle dritte precise, ha realizzato un prototipo di giubbotto che ha poi inviato a diverse aziende e due anni più tardi l'indumento è diventato disponibile per ogni bambino. Si chiama Chammo, in onore di Charlie, ed è ideale anche per tutti quei bambini che soffrono di disturbi d'ansia.

"Il giubbotto rispetta a pieno i sogni di mio figlio, l'interno è morbido e senza cuciture, il cappuccio è abbastanza largo da coprire le cuffie che usa per attutire i rumori del mondo circostante, ovviamente è privo di etichette, ha grandi cerniere e presenta sulle maniche e nelle tasche dei giochini anti-stress". La parte preferita dal bambino, come si legge sul sito, sono proprio i giocattoli anti-stress attaccati alle tasche del giubbotto. Il papà ha pensato a quegli oggetti memore di tutte le volte che il piccolo dimenticava dei giocattoli fondamentali ad alleviargli lo stress a casa di amici e stritolava la mano dei genitori pur di calmarsi. "Troverà ancora la mia mano ma anche una pallina morbida in tasca". Il prodotto oggi è in vendita sul loro sito, che viene gestito anche dalla mamma e dalla sorella di Charlie rendendo quel giubbotto a tutti gli effetti un affare di famiglia.

Credits: Chammo
Credits: Chammo

Una mamma, che ha lasciato una recensione sul sito, si è detta soddisfatta dell'invenzione del papà che fa sentire anche il suo bimbo autistico al sicuro, ma scoraggiata all'idea che queste idee vengano solo a genitori direttamente coinvolti nelle storie di autismo e mai alla società.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views