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Ogni quanto si deve spalmare la crema solare ai bambini: il consiglio dell’esperta

Con l’estate alle porte, cresce l’esigenza di proteggere la pelle dei più piccoli dal sole. La crema solare va scelta in base all’età e applicata più volte durante la giornata, con particolare attenzione dopo il bagno. Fondamentale evitare l’esposizione nelle ore più calde e proteggere le zone più delicate come nuca e cuoio capelluto.
A cura di Niccolò De Rosa
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La crema solare è un alleato indispensabile per proteggere la pelle dei bambini durante l'esposizione prolungata al caldo sole estivo. Con la bella stagione, infatti, i bimbi e ragazzi tendono a passare molto più tempo all'aperto, rendendo pertanto necessario l'utilizzo di prodotti in grado di filtrare i raggi UVA, nocivi per la cute e che, oltre a provocare dolorose scottature, possono aumentare sensibilmente il rischio di tumori nel corso degli anni. Per ottenere una protezione efficace, non basta però spalmare un po' di crema sul corpo a inizio giornata: le applicazioni devono essere frequenti e meticolose.

Ogni quanto va spalmata la crema

Come ricordato a Fanpage.it dalla pediatra e ricercatrice Elena Scarpato, la crema solare deve essere applicata con cura non solo nelle parti del corpo più esposte ai raggi solari – gambe, braccia e torso – ma anche su zone "secondarie" come testa, collo e persino dietro alle orecchie, così da evitare fastidiosi eritemi solari e salvaguardare la cute dal pericolo di sviluppare melanomi. Inoltre, per mantenere una protezione efficace e continua, la crema non può essere spalmata solo al mattino o appena si arriva in spiaggia.

Bambini e crema solare

"La crema dovrebbe essere applicata più o meno ogni trenta o quaranta minuti", spiega Scarpato. "Se però il bambino fa il bagno in mare o si toglie la crema giocando con l'acqua, allora bisogna subito rimettere uno strato di crema per garantire la giusta protezione".

Attenzione all'età dei bambini

Per quanto la luce del sole offra indubbi benefici ai più piccoli – i raggi ultravioletti favoriscono la sintesi della vitamina D, importantissima per la crescita e la salute delle ossa – nei primi sei mesi di vita la pelle dei bimbi è ancora troppo sottile e permeabile per tollerare sia l’esposizione diretta al sole, sia l’uso di creme solari. In questa fase, quindi, è dunque fondamentale evitare del tutto il sole diretto e limitarsi a brevi passeggiate nelle ore meno calde, come il mattino presto o il tardo pomeriggio.

crema solare bambini

Dai sei mesi ai tre anni, è invece  possibile iniziare ad applicare la protezione solare, privilegiando i prodotti a base di e filtri fisici minerali, che restano visibili sulla pelle come una patina bianca e riflettono i raggi solari, e prestando molta attenzione al grado di protezione offerto: "In età pediatrica – ha ricordato la specialista – è bene utilizzare sempre una crema solare con SPF pari ad almeno 50, indipendentemente dal fototipo (ossia il tipo di pelle e carnagione, ndr) del bambino".

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