“Non aver avuto figli è il grande rimpianto della mia vita, ma ora vado avanti”: il racconto di Kendra

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Non tutti i dolori fanno rumore. Alcuni si insediano piano, crescono in silenzio e arrivano tardi, quando si pensa che certe scelte siano ormai definitive. È il caso di Kelda Louise, una donna gallese vicina ai quarant’anni che ha deciso di raccontare sui social una verità spesso taciuta: il rammarico di non aver avuto figli. La sua sincera testimonianza ha fatto il giro del web, toccando il cuore di migliaia di persone che si sono riconosciute nelle sue parole. "Uno dei miei più grandi rimpianti è non avere avuto dei bambini", ha spiegato su TikTok. "Ho passato gran parte della vita a dire di non volerli, ma alla fine ho capito che non era vero. E sarei stata una buona mamma".
Un desiderio arrivato tardi
Per gran parte della sua vita, Kelda Louise ha pensato di non volere figli. Il lavoro nel settore del non profit e l’impegno professionale hanno occupato le sue giornate e, per anni, la maternità sembrava una scelta che semplicemente non le apparteneva. Ma qualcosa è cambiato con il tempo. "Col passare degli anni, ho iniziato a concentrarmi meno sul lavoro e di più sulle relazioni umane. È stato allora che ho capito di desiderare un figlio", ha raccontato. Non si è trattato di una folgorazione, ma di un sentimento che ha preso forma lentamente, "strisciando dentro di me più velocemente di quanto pensassi". Ora, giunta alla soglia dei 40 anni, Kelda si è trovata a fare i conti con la possibilità concreta che quel desiderio non potrà più realizzarsi.
Una "scadenza" che la società rende opprimente
Accettare di non diventare madre è, per molte donne, una delle sfide emotive più complesse da affrontare. A differenza degli uomini – i cui spermatozoi, pur calando notevolmente di motilità ed "efficacia" con il passare degli anni, possono comunque fecondare un ovulo anche ad un'età molto avanzata – le donne vivono un periodo fertile ben più ristretto, solitamente collocato tra i 18/20 e i 35 anni: dopo i 35 anni, la capacità riproduttiva femminile subisce un crollo vertiginoso e anche se non risulta impossibile concepire dopo i 40 anni le gravidanze di questo tipo sono spesso considerate a rischio.
Quella di diventare madre non è però una questione dettata solamente da fattori biologici o sociali. Si tratta di una trasformazione profonda, che tocca l’identità e il senso del proprio percorso di vita. "È qualcosa che ha scadenza", ha sottolineato Kelda. "E il fatto che la società ci ricordi costantemente cosa significa essere madri rende tutto ancora più difficile". La maternità, in effetti, è un tema onnipresente: nei racconti, nelle immagini, nelle aspettative. Chi non ha figli spesso si ritrova a dover giustificare, spiegare, o semplicemente nascondere la propria condizione, come se il suo valore fosse legato esclusivamente a quella scelta mancata.
Condividere per guarire
È stato proprio questo senso di isolamento a spingere Kelda ad aprirsi su TikTok. Le sue parole hanno generato centinaia di commenti di sostegno. "È difficile, davvero difficile da accettare, e nemmeno io ci sono ancora riuscita", ha solidarizzato una follower. Altri le hanno riconosciuto una forte empatia e un’energia materna che si esprime comunque, nella sua capacità di ascoltare e prendersi cura della comunità online che ha costruito.
Il successo del video ha però portato anche molti i messaggi che, seppur mossi da buone intenzioni, sfiorano la superficialità: chi le suggerisce di essere "ancora in tempo", chi propone l’adozione, chi le assicura che "oggi a 40 anni si può ancora tutto". Ma per Kelda non è così semplice. "Alcuni commenti facevano sembrare tutto risolvibile in un attimo. Ma la verità è che il tempo per diventare madre, per alcune di noi, scade. E di questo bisogna prenderne atto".
Oggi Kelda sta infatti cercando di trovare un nuovo equilibrio. Sa che certe strade non sono più percorribili, ma altre si aprono all’orizzonte. Ha deciso di concedersi più tempo per sé stessa, cercando di riequilibrare il rapporto tra lavoro e vita personale. "Spesso lasciamo che la vita ci scivoli addosso mentre inseguivamo qualcosa che pensavamo ci mancasse. Ora provo a godermi il presente, per quello che è".