“Mio figlio è troppo ansioso”, cos’è e come si manifesta la sindrome del bambino frettoloso
Riempiti di aspettative, attività extra-scolastiche e pressione affinché primeggino a scuola e nel loro sport, i bambini possono manifestare una forma di disagio psicologico, rinominata negli anni Ottanta dallo psicologo infantile americano David Elkind “Hurried Child Syndrome”, ossia la sindrome del bambino precipitoso o frettoloso.
Non solo i genitori, ma anche gli insegnanti e i social media possono instillare nel piccolo questa forma di forte ansia, che ha delle ripercussioni fisiche, come forti mal di testa, cambiamenti del ritmo sonno-veglia e psicologiche come la paura di essere rifiutati dal gruppo dei pari o dagli adulti, come spiega uno studio pubblicato sull’ International Journal of Research in Paediatric Nursing, nel 2019.
Cos’è la sindrome del bambino frettoloso?
Come riportato dallo studio del 2019 la sindrome del bambino frettoloso è una condizione per la quale i bimbi introiettano la necessità di dover sempre dare il massimo in ogni contesto, con la paura di deludere le aspettative degli adulti. Questa sindrome si può presentare con la ripresa delle attività scolastiche, per le quali genitori e insegnanti potrebbero pretendere troppo dai bimbi e con l’inizio delle attività extra-curriculari, che a volte sono troppo impegnative in termini di tempo per i piccoli.
Quindi si tratta di bambini sovraccaricati di troppe aspettative, come fossero già dei baby-adulti, spiega il neuropsicologo Sanam Hafeez alle pagine di Parents: “Ai bimbi viene chiesto di crescere troppo presto e di assumersi stress e ansie tipiche della vita adulta”.
Da qui il nome della sindrome “frettoloso”, come se i bimbi imparassero, in base a come vengono trattati, che devono appunto avere fretta di crescere.
Quali sono le cause della sindrome del bambino frettoloso?
Tra le cause evidenziate dallo studio del 2019, primeggia lo stress genitoriale e la conseguente pressione che gli adulti possono esercitare sui bambini: “Mamme e papà sanno bene che i bambini devono essere trattati semplicemente come bambini, ma a volte è complesso non proiettare su di loro le proprie aspettative e ansie inconsce" spiega alle pagine di Parents il dottor Hafez.
Infatti, secondo lo studio, i genitori dei bimbi frettolosi sembrano non capire il livello di comprensione e conoscenza dei loro figli, legato indissolubilmente alla loro età, spesso perché per primi loro vivono una forma di stress e ansia costante, dovuta alle aspettative che la società ripone nei genitori, alla paura della solitudine, del divorzio e delle difficoltà della genitorialità single.
“Spesso questi genitori insegnano ai bambini a leggere, fare complessi esercizi ginnici, quando hanno ancora l’età per divertirsi e giocare in libertà”, si legge dallo studio. Queste azioni ovviamente non sono svolte con l’obiettivo di fare del male ai bambini ma nel tentativo di fare il loro bene, a volte, si legge nello studio, nel tentativo “di mettere a tacere quel senso di colpa che la società infonde in mamme e papà”.
In secondo luogo lo studio imputa alla scuola di essere una tra le cause della sindrome del bambino frettoloso: “Nelle scuole di oggi è più importante superare verifiche e interrogazioni con un ottimo voto che riuscire a dare al bimbo gli strumenti educativi di cui ha bisogno” si legge nello studio.
Il dottor Hafeez spiega alle pagine di Parents che la nostra società pone una forte enfasi sul successo e porta i genitori a credere che se non spingono i loro figli a dare il meglio a scuola e nello sport, i piccoli possono non avere opportunità per il loro futuro.
La terza motivazione è quella legata ai media, i bimbi sono esposti sempre prima e più a lungo agli schermi che, secondo lo studio, spesso sovra espongono i piccoli ad ansie e informazioni che loro non riescono a gestire.
In ultimo ci sono le attività extra-scolastiche che a volte sono troppe per i piccoli, che vengono spinti dai loro genitori a primeggiare a tutti i costi.
Quali sono i sintomi della sindrome del bambino frettoloso
Lo studio specifica che i sintomi di questa forte pressione e ansia che i bimbi sentono addosso sono sia fisici che mentali:
- mal di testa
- difficoltà a prendere sonno
- disturbi nel ritmo sonno-veglia
- dolori allo stomaco
- stanchezza
- incapacità di concentrazione
- iperattività
- balbettio
- crampi muscolari
Altri sintomi, invece sono legati alla psiche dei piccoli:
- incapacità di socializzare
- ansia
- paura di non essere accettati
- paura di stare con gli altri
- paura del rifiuto da parte dei genitori
- paura di deludere le aspettative
- vuoti di memoria
- tendenze suicide
- forme depressive
Come prevenire la sindrome del bambino
Innanzitutto il dottor Hafez spiega che una volta conosciuti i sintomi della sindrome del bambino frettoloso, il primo modo per prevenire la sindrome è intervenire tempestivamente: “A questo punto è importante rallentare e spiegare ai bimbi che non pretendiamo da loro più di quanto possano darci” riporta a Parents.
Tra gli altri consigli che si leggono nello studio vi è:
- comprendere cosa il bimbo è in grado di dare in base all’età, parlandoci
- spiegargli l’importanza e il valore dell’errore
- evitare che il bimbo stia troppo sugli schermi
- supervisionarlo senza però sostituirsi a lui nei compiti o nei giochi
- lasciare che impari in base ai propri ritmi
- insegnargli il fair play
- chiedere se tutte le attività che fanno lo stancano troppo o gli piacciono
- non sentirsi in colpa se non si riesce ad essere sempre presenti per lui