Masticare poco e male può aumentare il rischio di obesità nei bambini: lo studio

Mangiare in fretta e masticare male non è semplicemente una cattiva abitudine, ma potrebbe comportare anche conseguenze importanti sulla salute dei più piccoli. Lo suggerisce uno studio condotto dall’Università di Osaka, che ha evidenziato un legame diretto tra il modo in cui i bambini mangiano e il rischio di obesità nei primi anni di vita. I risultati, pubblicati sulla rivista internazionale Journal of Dentistry potrebbero aprire nuove prospettive nella prevenzione dell’obesità infantile.
Abitudini che pesano
Il gruppo di ricerca guidato dal professor Kazunori Ikebe ha coinvolto oltre 1.400 bambini di quarta elementare nella città di Osaka, analizzando per la prima volta in modo sistematico le capacità masticatorie in relazione al peso corporeo. I piccoli partecipanti hanno masticato un chewing-gum appositamente ideato per la misurazione: osservando il cambiamento di colore e la quantità di saliva prodotta, gli studiosi hanno potuto valutare la qualità della masticazione di ciascun bambino.

Ai test pratici è stato affiancato un questionario sulle abitudini alimentari quotidiane. L’analisi incrociata dei dati ha rivelato che il 12 per cento dei bambini osservati, pari a 167 studenti, risultava in condizioni di obesità. Il rischio aumentava in modo significativo nei soggetti che masticavano poco (1,5 volte in più rispetto agli altri) e in quelli che mangiavano velocemente (1,73 volte). Anche il comportamento di "riempirsi la bocca" a ogni boccone risultava correlato a un aumento del rischio, seppur più contenuto.
Maschi più a rischio
La combinazione di masticazione inefficace e velocità nel mangiare si è dimostrata particolarmente critica. Nei maschi, in particolare, il rischio di essere obesi era triplicato rispetto ai coetanei con abitudini alimentari più regolate. Un dato che ha colpito gli stessi ricercatori: "Sia la capacità di masticare che il comportamento alimentare sono chiaramente legati all’obesità infantile", ha commentato il professor Ikebe, sottolineando l’intenzione di proseguire il monitoraggio nel tempo.

La prevenzione parte dalla tavola
Il messaggio dello studio è chiaro: promuovere abitudini alimentari corrette fin da piccoli non riguarda solo cosa si mangia, ma anche come si mangia. Educare i bambini a masticare lentamente, evitando di ingurgitare il cibo di fretta e con , può diventare una semplice ma efficace strategia di prevenzione. Ad esempio, incoraggiare pasti tranquilli in famiglia, senza distrazioni come la TV, può aiutare i più piccoli a sviluppare una maggiore consapevolezza nel mangiare e a mantenere un peso sano nel tempo.