Madre spiega perché offrirsi di prendere in braccio il bebè non è un aiuto gradito: “Piuttosto lavate i piatti”

Nel delicato periodo che segue la nascita di un figlio, le nuove madri spesso si trovano sommerse da attenzioni e consigli non richiesti. Ma se molti si offrono di “tenere il bambino” per permettere alla mamma di riposare, non sempre questo gesto è percepito come un aiuto. Lo spiega bene Chelsey Cox, una neomamma del South Carolina, che sui social ha dato voce a un disagio condiviso da tante altre donne: il desiderio di essere sostenute, sì, ma nel modo giusto.
"Quando andate a trovare una neomamma, non offritevi di prendere il bambino. Non offritevi di fare da baysitter. Non proponete di portarlo a fare un giro per farla riposare". È il messaggio diretto e senza giri di parole che Chelsey Cox ha voluto lanciare in un video su Instagram, mentre il suo bimbo di cinque mesi dormiva sul suo petto. La sua richiesta è semplice: "Potete lavare i piatti, portarmi da mangiare, passare l’aspirapolvere. Ma non toccate mio figlio".
Dietro questa affermazione si cela un sentimento diffuso tra le neomamme: il bisogno di rimanere vicine al proprio bambino, in un momento delicato e carico di emozioni. "Nove volte su dieci, voglio stare con mio figlio. L’ho cresciuto dentro di me, è mio", spiega Cox.
Bisogno di sicurezza e aiuti alternativi
Cox ha raccontato al sito Today.com che la sua ansia aumenta quando qualcuno le propone di "prendere il bambino" per darle una mano. Non si tratta di ingratitudine, ma di un istinto profondo, accentuato anche dalle difficoltà di salute che ha affrontato il suo piccolo. I neonati sono infatti creature fragili, con un sistema immunitario ancora troppo debole per fronteggiare molti dei virus e dei batteri che potrebbero essere trasmessi da un bacio o da un abbraccio con una persona che il bimbo non frequente quotidianamente
"Anche senza queste difficoltà, penso che il mio ruolo sia quello di tenerlo con me, mentre voi potete aiutarmi in altro modo", chiarisce però Cox, il cui obiettivo è difendere le priorità dei genitori e far comprendere che esistono molti modi per supportare una neomamma: portare un pasto caldo, piegare il bucato, occuparsi delle faccende domestiche o semplicemente chiederle cosa le serve davvero.
"Chiedimi cosa mi serve, non decidere tu"
Il messaggio ha risuonato con forza nella comunità online. Molte donne si sono riconosciute nelle sue parole, sottolineando quanto sia frustrante vedersi togliere il bambino con la scusa di "aiutare", quando poi restano da sole a gestire casa e stanchezza. "Tenere in braccio il mio bambino non è un aiuto" scrive una follower. Un’altra aggiunge: "Perché vuoi portarmelo via? Questo mi genera solo ansia". Cox ha concluso con un invito a tutti i familiari e amici: lasciate che siano le madri a stabilire il ritmo. "Chiedete cosa possiamo aver bisogno. Non date per scontato nulla. Il vero aiuto è nel rispetto e nell’ascolto".