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Madre scopre l’origine della strana abitudine della bimba: “Imita lo zio con la sindrome di Down”

Una mamma del Michigan ha scoperto che la figlia di quattro anni imitava lo zio con sindrome di Down prendendo profondi respiri per calmarsi, proprio come fa lui nei momenti di ansia. Il tenero gesto è diventato virale su TikTok: una piccola storia di empatia e amore che mostra come i bambini sappiano riconoscere e valorizzare le differenze con naturalezza.
A cura di Niccolò De Rosa
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Erin, una mamma del Michigan, si era accorta di un piccolo dettaglio nella routine quotidiana di sua figlia di quattro anni. La bambina, di tanto in tanto, si fermava e prendeva un respiro profondo – simile a quello che si compie prima di uno sforzo impegnativo – per poi riprendere le sue attività come se nulla fosse. All'inizio quel comportamento l'aveva sorpresa, ma dopo poco tempo capì le ragioni dietro quell'abitudine apparentemente inspiegabile. La bambina stava imitando il gesto dello zio Matthew, che vive con la sindrome di Down e che usa la respirazione profonda per calmarsi e gestire i momenti di ansia o di sovraccarico emotivo.

La scoperta è diventata un piccolo caso virale quando Erin ha deciso di raccontarla in un video su TikTok, poi ripreso dal sito della rivista Newsweek. Nelle immagini, la bambina ripete con naturalezza il gesto dello zio, quasi a voler condividere con lui un linguaggio silenzioso fatto di attenzione e affetto.

Il respiro come forma di equilibrio

Per Matthew, fratello di Erin, la respirazione profonda non è una semplice abitudine, ma una strategia di autoregolazione. Inspirare e respirare profondamente gli permette infatti di ritrovare la calma quando si trova in situazioni che percepisce come troppo intense o quando desidera concentrarsi per fare bene qualcosa. "Sembra aiutarlo a restare con i piedi per terra e a mantenere la calma", ha spiegato la sorella.

I bambini, come spesso accade, osservano e imparano senza filtri. Così la piccola ha iniziato a respirare come lo zio, non perché qualcuno glielo avesse insegnato, ma perché aveva riconosciuto in quel gesto un modo per stare meglio. Un chiaro esempio di come l'imitazione possa trasformarsi in empatia verso chi è diverso: la bambina, semplicemente, si è messa nei panni di Matthew, adottando il suo linguaggio corporeo come forma di vicinanza.

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Il respiro profondo non è l’unico comportamento che la piccola ha preso in prestito dallo zio. Quando era più piccola, racconta Erin, la bambina agitava le mani come faceva Matthew nei momenti di entusiasmo. Più di recente, ha cominciato a imitare un gesto affettuoso che lui fa quando è felice, battendo le mani e portandole sotto il mento. La madre ha notato che questi gesti compaiono soprattutto quando la figlia rimane insieme allo zio, un segno evidente che la bambina osserva e riconosce le sue emozioni, scegliendo di esprimerle allo stesso modo.

Un legame speciale

Tra zio e nipote c'è un affetto profondo, ha raccontato Erin, la quale spera che questa relazione continui a crescere e a insegnare qualcosa a entrambi. "Si adorano. Lei guarda il suo zio Matt con ammirazione e lui la tratta come una principessa". Un rapporto costruito sulla quotidianità, sul gioco e sulla condivisione di piccole abitudini che diventano, col tempo, ponti di comprensione reciproca. Con il passare degli anni, la bambina ha imparato a riconoscere e ad apprezzare le differenze dello zio, non come qualcosa che lo separa dal resto del mondo, ma come un tratto che lo rende unico. "Lui è sicuramente una delle sue persone preferite e lei è una delle sue".

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