Le tolgono la figlia appena partorita perché ha subito violenze dal padre: cos’è il test di competenza genitoriale

La Danimarca è nuovamente nell'occhio del ciclone dopo che, lo scorso 11 agosto, le autorità sanitarie hanno tolto una bambina nata da poco più di un'ora dalle braccia della madre di origini groenlandesi a causa di un "test di competenze genitoriali" che da anni è causa di scontri tra il governo di Copenaghen e la popolazione della Groenlandia, l'enorme isola a ridosso dell'oceano artico e che, insieme alle isole Fær Øer, fa parte del Regno di Danimarca. Secondo i risultati dell'esame, la donna, che ha 18 anni, non sarebbe stata idonea alla maternità a causa di un forte trauma del passato, ma in molti hanno messo in dubbio l'affidabilità del responso.
Dopo diversi casi controversi, esperti e psicologi hanno infatti dimostrato da tempo come il test – standardizzato e applicato in modo uguale su tutto il territorio danese – sia del tutto inadatto a valutare la minoranza groenlandese, tanto che come riportato dal Guardian, lo stesso governo danese ne aveva annunciato a inizio 2025 l'abolizione per gli abitanti della Groenlandia, ammettendone gli aspetti discriminatori. A causa di una falla nel procedimento di selezione però, la neo-mamma nata a Nuuk, la capitale della Groenlandia, è stata comunque sottoposta all'esame e ora si trova al centro di un procedimento dall'esito incerto
Il caso e le ombre sulla validità del test
La giovane protagonista della vicenda vive insieme alla sua famiglia a Copenhagen, ma le sue origini sono al 100 per cento groenlandesi. Tuttavia, secondo gli attuali criteri, la donna condizione non è stata reputata "abbastanza groenlandese" da potersi sottrarre al test. Così, a partire dall'aprile scorso, quando la diciottenne era entrata nel pieno della gravidanza, le autorità hanno iniziato a valutare il profilo psicologico della donna, arrivando, nel giugno successivo, a bollare la futura madre come poco adatta a soddisfare i bisogni della nascitura a causa del trauma provocato da un abuso sessuale che la giovane aveva subito da parte del padre adottivo, oggi ancora in carcere. La diciottenne ha dunque dovuto portare a termine la gravidanza conscia che, poco dopo il parto, la bimba le sarebbe stata portata via. La giovane può ora vedere la figlia solo due ore ogni quindici giorni, sotto supervisione.
Dopo il polverone scoppiato quando sul caso si sono accesi i riflettori dei media, il governo danese che ha chiesto spiegazioni all'autorità locale e ha confermato che avvierà un'indagine per chiarire la vicenda. Intanto la madre e la sua famiglia hanno fatto ricorso alla discussione e la prima d'udienza d’appello è fissata per il 16 settembre.
Cos'è il test delle competenze genitoriali
Il test di competenza genitoriale o, per usare il termine originale, Forældrekompetenceundersøgelse (FKU), è uno strumento psicometrico adottato dalle autorità danesi per valutare se i genitori siano in grado di prendersi cura dei propri figli. Ufficialmente concepito per tutelare i minori, identificando le famiglie in difficoltà o i genitori meno preparati, nella pratica il test si è però rivelato fortemente controverso, soprattutto nel contesto delle famiglie groenlandesi. La valutazione si basa infatti su scenari immaginari, autovalutazioni dei genitori, analisi del loro benessere fisico e mentale e progetti di vita, riflettendo una concezione occidentale di buona genitorialità.
Somministrato in danese standard, il test non tiene però conto delle differenze linguistiche, delle usanze locali e dei particolari sistemi di parentela della popolazione Inuit e groenlandese, cosa che ha spesso portato a interpretazioni errate delle capacità genitoriali, determinando in alcuni casi l'ingiusto allontanamento dei figli dai propri genitori. Da qui la decisione del governo di sospendere il test per le famiglie groenlandesi, tuttavia, come dimostrato dagli ultimi avvenimenti, il sistema e i processi di applicazione dell'esame sembrano presentare ancora significative criticità.