Che differenza c’è tra latte materno e artificiale: cosa cambia tra i due e quali sono le caratteristiche

L’alimentazione nei primi mesi di vita rappresenta un tassello fondamentale per la crescita e lo sviluppo del neonato. Le due principali tipologie di latte a disposizione sono il latte materno e il latte artificiale (o in formula). Come ricorda l'Istituto Superiore di Sanità, il primo è considerato l'alimento ideale per il bambino, perché offre un mix unico di nutrienti, anticorpi ed enzimi. Il secondo, invece, è una validissima alternativa, sicura e controllata, studiata per garantire un apporto nutrizionale adeguato in tutti i casi in cui l'allattamento al seno non sia possibile o venga scelto un percorso differente. Entrambi hanno lo stesso obiettivo, ossia fornire al neonato il giusto nutrimento. Tuttavia, latte materno e latte artificiale presentano caratteristiche e proprietà differenti, che è utile conoscere per comprendere meglio i loro benefici e le loro specificità.
Latte materno, un concentrato di enzimi e anticorpi
Il latte materno è considerato un alimento "vivo", perché la sua composizione cambia in base alle necessità del neonato e al momento della lattazione. È ricco di anticorpi, enzimi, ormoni e cellule vive che contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario del bambino e a proteggerlo da infezioni e malattie. Inoltre, contiene proteine facilmente digeribili, grassi essenziali per lo sviluppo cerebrale e una quantità equilibrata di zuccheri, in particolare il lattosio, fondamentale per l’energia.

Tra gli aspetti più preziosi c'è la presenza di immunoglobuline, in particolare la IgA secretoria, che riveste le mucose intestinali creando una barriera naturale contro i patogeni. Allo stesso tempo, i fattori di crescita contenuti nel latte materno favoriscono lo sviluppo del microbiota intestinale, indispensabile per la digestione e per l'equilibrio dell’organismo. Non meno importante è il valore emotivo dell’allattamento al seno, che consolida il legame affettivo tra madre e bambino attraverso il contatto pelle a pelle e il momento di intimità che si crea. Simili benefici sono confermati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che infatti raccomanda la pratica dell'allattamento al seno (se possibile) almeno fino al sesto mese di vita del bambino.
Latte artificiale, una valida alternativa
Il latte artificiale, o formula, è un prodotto realizzato per sostituire, quando necessario, il latte materno. Le moderne formulazioni si basano prevalentemente sul latte vaccino, modificato e arricchito per avvicinarsi il più possibile alla composizione del latte materno. Vengono aggiunti nutrienti come acidi grassi essenziali, vitamine, minerali e in alcuni casi probiotici, con lo scopo di supportare la crescita e lo sviluppo del neonato.

Il latte in formula poi, può essere acquistato in due tipologie: liquido (pronto per l'uso) o in polvere. Dal punto di vista nutritivo non vi sono differenze, tuttavia il latte in polvere, che spesso viene preferito perché più economico, richiede molta più cura per evitare contaminazioni. Prima di offrirlo al bebè, il prodotto deve infatti essere accuratamente sterilizzato in acqua calda (normalmente si consiglia di far bollire un pentoline e aspettare che l'acqua si raffreddi intorno alla temperatura di 70°C prima di aggiungere la polvere) e conservato con molta attenzione per evitare la proliferazione di funghi e batteri.
Ad ogni modo produzione di latte artificiale è rigidamente controllata e deve rispettare normative precise per garantire sicurezza e qualità. Esistono diverse tipologie di formule, adattabili alle necessità del bambino: dalle formule di partenza per i primi sei mesi di vita, a quelle di proseguimento, fino a preparati specifici per neonati con esigenze particolari, come intolleranze o allergie. Sebbene non possa replicare gli anticorpi e i fattori bioattivi del latte materno, il latte artificiale non è affatto una soluzione "di serie B", ma un'alternativa sicura, che assicura al neonato un apporto nutrizionale completo.
Latte materno e latte artificiale, quali sono le differenze
La principale differenza tra latte materno e latte artificiale risiede nella loro composizione. Il latte materno è unico, dinamico e irriproducibile, con un contenuto di anticorpi, enzimi e cellule vive che non può essere replicato industrialmente. Il latte artificiale, pur essendo arricchito di nutrienti essenziali, resta un alimento statico, con una formula che non cambia in base alle esigenze del bambino. Dal punto di vista nutrizionale, entrambi possono garantire una crescita adeguata. Tuttavia, il latte materno ha un vantaggio in termini di protezione immunitaria e digeribilità. Al contrario, il latte artificiale offre praticità, stabilità e la possibilità di nutrire il bambino anche in mancanza di latte materno, diventando così una risorsa importante per molte famiglie.