Imporre più tasse sulle sigarette potrebbe salvare migliaia di bambini ogni anno: lo studio

In molti Paesi a basso e medio reddito, le sigarette continuano ad avere un costo relativamente basso. Per i fumatori adulti, è una scelta personale e spesso dannosa; ma per i bambini, soprattutto i più poveri, le conseguenze possono essere fatali. Un nuovo studio guidato dal Karolinska Institutet e pubblicato su The Lancet Public Health mostra come un aumento della tassazione sulle sigarette potrebbe salvare centinaia di migliaia di bambini ogni anno, riducendo le disuguaglianze nella sopravvivenza infantile.
Più tasse, meno morti infantili
Secondo la ricerca, se tutti i 94 Paesi a basso e medio reddito analizzati avessero applicato una tassa sulle sigarette pari almeno al 75% del prezzo al dettaglio – come raccomandato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – oltre 280.000 bambini sotto i cinque anni avrebbero potuto essere salvati in un solo anno. Un numero impressionante, che dà la misura dell’impatto delle politiche fiscali sulla salute pubblica.
Ma non si tratta solo di ridurre la mortalità infantile in generale. Come spiegano i ricercatori, questa misura contribuirebbe anche a ridurre il divario (non solo in termini di salute) tra i bambini più ricchi e quelli più poveri, allineandosi con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.
Una minaccia invisibile per i bambini
Il legame tra il fumo e la salute dei bambini nei Paesi più fragili è spesso sottovalutato. I danni non derivano solo dal fumo passivo, ma anche da condizioni socioeconomiche più ampie che peggiorano quando una parte del reddito familiare viene spesa per il tabacco. "La morbilità e la mortalità legate al fumo tra i bambini sono sproporzionatamente alte nei Paesi a basso e medio reddito", ha sottolineato Olivia Bannon, ricercatrice al Karolinska Institutet e alla Linköping University.

In famiglie già in difficoltà, il fumo può infatti sottrarre risorse preziose all’alimentazione, all’assistenza sanitaria e all’istruzione dei più piccoli. Aumentare le tasse sul tabacco può scoraggiare il consumo e liberare fondi familiari per bisogni fondamentali.
Quali tasse funzionano meglio
Lo studio si è basato su dati pubblici raccolti tra il 2008 e il 2020 da enti come l’OMS, la Banca Mondiale e il gruppo ONU per la stima della mortalità infantile. I ricercatori hanno analizzato diversi tipi di imposta sul tabacco: da quelle fisse per pacchetto (accise specifiche), a quelle proporzionali al valore del prodotto (ad valorem), fino a dazi doganali e IVA.
Tra tutte, le accise specifiche – come quelle che in Italia gravano sui prezzi della benzina – si sono rivelate le più efficaci nel ridurre la mortalità infantile. Queste imposte, che non dipendono dal prezzo di vendita, riescono a colpire maggiormente anche i prodotti più economici, spesso scelti dalle fasce di popolazione più vulnerabili.