Il segreto di un papà per addormentare velocemente i bambini: “Raccontate ai figli la loro giornata”

Far addormentare i bambini non è mai stato semplice: capricci, richieste di giocare ancora un po’ e interminabili uscite dal letto possono mettere a dura prova anche il genitore più paziente. Nel 2022, un padre aveva pubblicato su TikTok un video in cui raccontava un metodo curioso per far addormentare i figli in soli 15 minuti. Dopo un primo successo, questo consiglio è tornato alla ribalta grazie ai media inglesi che di recente lo hanno riscoperto e rilanciato, facendo discutere e incuriosire moltissimi genitori in cerca di soluzioni per la temuta ora della nanna.
Il "trucco" di Jon: raccontare la giornata
Molti genitori conoscono bene la frustrazione di serate interminabili, con bambini che si rifiutano di dormire anche dopo aver seguito tutti i consigli più noti: routine regolare, luci soffuse, niente schermi prima di andare a letto. Nonostante queste buone abitudini, capita spesso che i più piccoli ci mettano 45 minuti o più ad addormentarsi. Il risultato? Genitori sfiniti e poco tempo per sé. Per ovviare al problema, Jon, un papà di due bambini piccoli, ha cominciato a sperimentare diverse strategie per poi raccontarne i risultati su TikTok. Tra i vari "trucchetti" messi a punto da questo padre ingegnoso, quello che ha riscosso maggior successo sembra essere un metodo che, a detta di Jon, ha ridotto il tempo necessario per far addormentare i suoi piccoli a soli 15 minuti. Come? Invece di leggere una favola tradizionale, racconta ai figli la storia della loro giornata.
La tecnica inizia come una normale routine serale: pigiama, denti lavati, luci abbassate. Ma al momento del racconto, Jon invita a rievocare insieme tutto ciò che è successo durante il giorno appena trascorso: "Partite da quando si sono svegliati, parlate della colazione, dei giochi, delle passeggiate", ha consigliato. Se qualcosa sfugge, si possono fare domande ai bambini, lasciando che ricordino o correggano i dettagli. Infine, si chiude la storia con una frase rassicurante: "E poi chiusero gli occhi e si addormentarono".
Perché funziona? Un aiuto dal cervello
Secondo Jon, questa pratica non è solo divertente e coinvolgente, ma ha anche una base "scientifica". Raccontare la giornata attiva l'ippocampo, larea del cervello responsabile di organizzare e immagazzinare i ricordi. È la stessa parte che lavora subito dopo che ci si addormenta. Raccontare la giornata "prepara" dunque il cervello del bambino a questo processo naturale, facilitando l’ingresso nel sonno. Jon ammette di non voler "imbrogliare" il cervello dei figli, ma parla di un vero e proprio "hack" per agevolare un passaggio che altrimenti può essere faticoso.
Naturalmente ogni bambino è diverso, non esiste un metodo universale e gli esperti raccomandano sempre di sperimentare solo quello che fa sentire a proprio agio genitori e figli. La tecnica di Jon è solo un’idea in più: un modo per trasformare la buonanotte in un momento di connessione affettuosa, riducendo stress e pianti. E magari, per qualche famiglia, potrà davvero accorciare quei lunghi minuti in cui si aspetta (invano) che il sonno faccia il suo corso.