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Il figlio interrompe ogni rapporto e rifiuta le chiamate, lei lo esclude dal testamento: la storia di una mamma

Una madre britannica ha raccontato a un quotidiano inglese il difficile rapporto con il figlio, che da cinque anni ha scelto di interrompere ogni contatto senza dare spiegazioni. Un legame un tempo profondo, spezzato da silenzi e distanza emotiva. La sua testimonianza getta luce su un fenomeno tanto doloroso quanto poco discusso: quando i figli adulti decidono di sparire, tagliando ogni ponte con i propri genitori.
A cura di Niccolò De Rosa
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Quando un figlio sceglie il silenzio, per un genitore non è mai solo una distanza fisica, ma un dolore profondo e spesso inconfessabile. È quanto accaduto a una madre britannica che, dopo anni di silenzio da parte del figlio, ha deciso di tagliarlo fuori dalla sua vita e persino dal testamento. Una scelta sofferta, nata da un lungo percorso interiore. La sua storia, raccontata in forma anonima al quotidiano britannico Metro, ha messo in luce quanto il rapporto tra genitori e figli adulti possa essere fragile, fatto di equilibri sottili, aspettative e incomprensioni. Un legame che richiede presenza, ascolto e la reciproca volontà di continuare costruire anche quando si tende a dare tutto per scontato.

Un legame apparentemente solido e la prima crepa

Secondo il racconto della madre, tutto era cominciato con un rifiuto, arrivato in un momento che avrebbe dovuto essere di festa. Alla vigilia della sua laurea, il figlio – che per ragioni di riservatezza la donna ha deciso di chiamare Jimmy – le aveva chiesto esplicitamente di non partecipare al pranzo celebrativo. Il motivo? Sarebbe stato presente anche il padre, da cui la donna era divorziata da tempo. "Non funzionerebbe", le ha detto Jimmy, liquidandola con poche parole. In quel momento la madre ha provato a nascondere la delusione, ma quel giorno si è ritrovata sola in un parco, con un panino e gli occhi pieni di lacrime. Quello era stato il primo segnale che qualcosa si stava incrinando.

Immagine di repertorio
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Eppure, ha spiegato la donna, Jimmy era stato il centro del suo mondo. Dopo la separazione dal padre, avvenuta quando lui aveva dieci anni, lei aveva cercato di proteggerlo e di accompagnarlo durante tutta la crescita e nonostante le difficoltà, il loro legame sembrava forte: erano andati insieme a visitare le università, e condividevano passioni come l’arte e la cucina e non c'erano mai state avvisaglie di particolari tensioni. Con il passare del tempo, però, la distanza tra i due ha iniziato a farsi sempre più concreta. Jimmy aveva infatti smesso di rispondere alle chiamate della madre, a ignorare i messaggi e a disertare gli incontri familiari.

Il giorno del silenzio definitivo

Il colpo più duro è però arrivato attraverso un freddo messaggio inviato: Jimmy scriveva che stava facendo terapia e che, per il momento, non era più disposto a mantenere i contatti. Una decisione unilaterale, netta, presentata senza ulteriori spiegazioni. "Ero scioccata, incredula. Ho persino pensato che fosse uno scherzo", ha raccontato la donna. Per mesi ha continuato a sperare in una riconciliazione, mandando messaggi e provando a telefonare nella speranza che il figlio accettasse di riallacciare i rapporti. Una volta, riuscita a contattarlo, Jimmy le ha però risposto con glaciale distacco: voleva sapere come avesse avuto il suo numero e ha ribadito che non era pronto per parlare.

Immagine di repertorio
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Nei due anni successivi, la donna ha vissuto un dolore profondo, silenzioso. "Non riuscivo a entrare nella sua stanza senza scoppiare a piangere", ha ammesso, aggiungendo come assenza di Jimmy diventasse ancora più gravosa ogni volta che vedeva i figli dei suoi amici costruirsi una vita e condividerne i momenti più importanti con i propri genitori.

Il difficile cammino dell’accettazione

Con il tempo, grazie al sostegno di un terapeuta, la donna ha iniziato a elaborare il lutto di un figlio ancora in vita ma lontano e irraggiungibile. Ha smesso di scrivergli, di inseguire risposte. Ogni anno continua a mandargli un regalo di Natale attraverso l’altro figlio, che però mantiene un atteggiamento distante, quasi neutrale, verso l’intera vicenda. Jimmy prende i regali, ma non risponde mai. Nemmeno un messaggio o una cartolina. "È doloroso sapere che non vuole mantenere alcun contatto".

Una madre, una donna, una nuova consapevolezza

Oggi la donna ha spiegato di aver compiuto 62 anni e non ha più notizie concrete del figlio. Sa, tramite LinkedIn, che lavora e vive da qualche parte, ma non ha né un numero di telefono né un indirizzo. "Mi manca – ha confessato – Quando sono in vacanza e vedo qualcosa di bello, penso che a lui piacerebbe. Mi basterebbe anche un pranzo veloce, un McDonald’s come quando era piccolo". Eppure, sa anche che non vuole più elemosinare affetto. Ha deciso di cambiare il suo testamento e ha chiarito, senza rabbia ma con fermezza, che se un giorno dovesse morire, non desidera la presenza di Jimmy al suo funerale. Oggi, dopo cinque anni di silenzio, la donna ha infatti deciso di non voler più vivere nella speranza. Ma se un giorno Jimmy dovesse tornare, lei sarebbe sempre pronta ad ascoltarlo.

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