video suggerito
video suggerito

“I genitori devono sbagliare, è parte del loro ruolo”: il parere della psicologa per crescere figli risolti

Accettare l’imperfezione è il primo passo per essere buoni genitori. Secondo la psicologa Aliza Pressman, infatti, gli errori non solo sono inevitabili, ma diventano un insegnamento prezioso: mostrano ai figli che si può sbagliare senza perdere valore. Chiedere scusa, riconoscere le proprie fragilità ed essere d’esempio aiuta i bambini a crescere più sicuri e resilienti.
A cura di Niccolò De Rosa
5 CONDIVISIONI
Immagine

La tentazione di voler essere genitori perfetti accompagna molti adulti, soprattutto nei primi anni di vita dei figli. Eppure, secondo la psicologa dello sviluppo Aliza Pressman, non solo è impossibile evitare errori, ma è proprio da questi che i bambini traggono insegnamenti preziosi. Intervistata nel corso di un podcast, Pressman ha sottolineato come vedere un genitore che commette sbagli aiuti i figli a capire che l'errore non è un fallimento definitivo, ma un'occasione di crescita.

Il valore educativo dell'imperfezione

Scordarsi la merenda preferita o pronunciare parole di cui poi ci si pente: episodi quotidiani che non minano il rapporto con i figli, ma che possono trasformarsi in un insegnamento. "Anche noi genitori siamo neonati quando nascono i nostri figli — ha spiegato Pressman — e inevitabilmente sbagliamo. È parte integrante di questo ruolo". Mostrare la propria vulnerabilità, infatti, insegna ai bambini che si può sbagliare senza perdere amore o valore personale.

Dopotutto, ha ricordato dall'esperta, non è tanto l'errore a segnare la relazione, quanto il modo in cui viene gestito. Se ad esempio un genitore si accorge di aver esagerato durante una sgridata, il consiglio di Pressman è quello di provare a "riparare" la situazione attraverso delle scuse sincere. In questo modo, non solo il bambino capisce che ciò che è stato detto (o urlato) in un momento di rabbia non rappresenta un giudizio negativo definitivo sulla sua persona, ma scopre che non c'è nulla di male nel fare ammenda dei propri sbagli. Così, quando si troverà a commettere un errore, la prima reazione non sarà quella di sfuggire alle proprie responsabilità, ma ammetterà l'inciampo con serenità, prendendolo come occasione per migliorarsi.

Al contrario, se un genitore dimostra di non sapere tornare indietro sui propri passi o, peggio ancora, reagisce all'errore irrigidendosi o chiudendosi in silenzi ostinati, il piccolo potrebbe maturare un rapporto malsano con l'errore, ritenendolo qualcosa da evitare ad ogni costo. In questi casi, i ragazzi potrebbero nel terrore costante di sbagliare, cosa che può alimentare insicurezze e ansie con cui si dovranno fare i conti per tutta l'età adulta.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views