Fa firmare contratto ai figli per viaggiare più sereni: l’idea vincente di una mamma australiana

Quando la giornalista Ginger Gorman e il suo compagno hanno deciso di partire con la famiglia alla scoperta di una remota zona dell'Australia, erano consapevoli che a mettere davvero alla prova il viaggio non sarebbero stati il caldo torrido, i ragni velenosi o le scomodità del campeggio, ma piuttosto gli umori imprevedibili e le bizze dei loro figli adolescenti. Per i due genitori, però, quell'avventura rappresentava un'occasione unica per entrare in contatto con la cultura millenaria dei popoli aborigeni, un'esperienza altamente formativa, che avrebbe insegnato ai loro ragazzi ad apprezzare e rispettare l'antico retaggio delle comunità indigene australiane.
Così, nella speranza di mettere sui giusti binari la spedizione di famiglia, Gorman ha deciso d'introdurre una piccola novità durante le fasi di preparazione prima della partenza: un contratto di viaggio che tutti i suoi figli hanno dovuto leggere e firmare per accettarne le clausole. E come raccontato dalla stessa giornalista in un articolo comparso sul sito Kidspot, la trovata ha dato i suoi frutti.
Un contratto per viaggiare meglio
Il foglio presentato ai figli non prevedeva naturalmente nulla di rigido o formale, ma conteneva una specie di accordo familiare basato su pochi principi condivisi, come il rispetto reciproco, la comunicazione e la comprensione reciproca. "Siate gentili e tolleranti gli uni verso gli altri", recitava uno dei punti. Tutti lo hanno letto, discusso e firmato prima della partenza.

L’obiettivo era creare un clima sereno, dove ognuno potesse sentirsi ascoltato e compreso. E con grande sorpresa della stessa Gorman, l'obiettivo è stato centrato in pieno. Nonostante il sole a picco, gli insetti fastidiosi, gli spostamenti faticosi e gli spazi molto ristretti per il pernottamento, la vacanza si è infatti rivelata un autentico successo, con tutti i membri della famiglia che hanno collaborato senza provocare litigi o alimentare tensioni per superare ogni difficoltà incontrata lungo il percorso.
Secondo Gorman, il segreto per un clima tanto positivo è stato proprio aver definito prima aspettative chiare e condivise. "Avevamo pianificato in anticipo come si sarebbe svolta la vacanza, concordando di comportarci con pazienza e compassione l'uno per l'altro", ha scritto la giornalista. La firma sul contratto ha poi completato la "magia", investendo i ragazzi di un senso di responsabilità che probabilmente non avrebbero provato senza quel gesto simbolico. Un'idea che potrà senz'altro tornare utile quando sarà il momento di organizzare il prossimo viaggio di famiglia.