video suggerito
video suggerito

È giusto invitare un gemello e non l’altro a una festa? L’esperta: “Anche la delusione è occasione di crescita”

Secondo l’esperta di galateo Jo Hayes, è del tutto normale che ai genitori di gemelli vengano recapitati inviti validi solo per un figlio e non per l’altro. Per quanto possa sembrare ingiusto, i gemelli sono infatti persone distinte, che stringono amicizie e relazioni autonome, che talvolta non combaciano con quelle dell’altro fratello o sorella. E se il figlio escluso ci rimane male? Per Hayes è l’occasione per insegnare ai figli a gestire l’esclusione e a trasformarla in un momento di crescita.
A cura di Niccolò De Rosa
0 CONDIVISIONI
Immagine

Non è raro che i genitori di gemelli si trovino davanti a una scena inattesa quando viene recapitato l'invito a una festa di compleanno che però è rivolto soltanto a un figlio. Che fare in questi casi? La decisione non è affatto banale, perché tutti gli scenari possibili possono presentare delle spiacevoli controindicazioni. Si può scegliere di fare gli gnorri e portare comunque tutti i gemelli alla festa, ma il rischio è di apparire invadenti e maleducati. Si può quindi decidere di adeguarsi all'invito e portare solo il figlio indicato, ma così facendo chi rimane a casa potrebbe sentirsi escluso. Infine si può anche optare per la soluzione più drastica, ossia non permettere a nessuno dei bambini di partecipare senza l'altro (linea di pensiero adottata da una madre diventata virale su TikTok nel 2024), ma così facendo tutti si perderanno un'esperienza di divertimento e socialità

Per provare a sbrogliare questa matassa, l'esperta di galateo Jo Hayes è recentemente intervenuta in u'’intervista rilasciata all’Huffington Post Uk, offrendo consigli pratici per affrontare questo delicato momento.

Due bambini, due vite sociali distinte

Secondo Hayes, la questione va guardata da un punto di vista semplice: i gemelli, pur crescendo insieme, sono due individui distinti, con amicizie e rapporti sociali che non sempre coincidono."Sono due bambini a sé – ha sottolineato – e avranno amici diversi. È normale che, a volte, uno riceva un invito e l'altro no". Una distinzione che per i per i genitori può sembrare un’ingiustizia, eppure l'esperta ha spiegato come questo tipo di esperienze rappresenti un'occasione preziosa per insegnare ai bambini a gestire delusioni e frustrazioni: "Imparare a navigare nelle situazioni di esclusione – osserva Hayes – è una competenza che sarà utile per tutta la vita". La chiave risiede pertanto nel provare trasformare il momento in un insegnamento, aiutando i figli a capire che non sempre possono essere presenti ovunque, e che questo non significa valere di meno.

Immagine

Il punto di vista di chi organizza

Dall'altra parte ci sono poi i genitori che organizzano la festa. Spesso, per ragioni di spazio o di budget, non è possibile invitare tutta la classe. In molti casi si ricorre a criteri semplici, come invitare solo i bambini di un certo genere o con cui il festeggiato ha legami più stretti. Non si tratta necessariamente di una scelta maleducata, ma di una gestione pratica. "Non possiamo pretendere che i nostri figli siano invitati a ogni festa – spiega l’esperta – perché i genitori del festeggiato devono poter fare delle scelte".

Un'occasione per creare nuove tradizioni

Se uno dei gemelli resta senza invito,  Hayes ha quindi suggerito ai genitori di trasformare il pomeriggio in un momento speciale solo per lui. Una passeggiata al parco, un gelato o un'attività diversa possono diventare un modo per fargli sentire che, pur non essendo alla festa, è ugualmente importante. Hayes suggerisce anche di incoraggiare il bambino a mantenere un atteggiamento positivo: magari firmando insieme il biglietto di auguri o scrivendone uno personale. "È importante – ha affermato – concentrarsi sulla gentilezza, anche quando ci sembra di non riceverla dagli altri".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views