Dermatite da pannolino, cos’è, quando compare e come curarla: la spiegazione della pediatra

La dermatite da pannolino è un disturbo frequente nei lattanti, caratterizzato da arrossamenti e irritazioni della pelle nelle zone coperte dal pannolino. Si tratta di una condizione comune, che nella maggior parte dei casi ha natura transitoria, ma che può causare disagio al bambino e preoccupazione nei genitori. Le cause principali sono il contatto prolungato della pelle con urine e feci, la sudorazione e lo sfregamento del pannolino sulla cute. Proprio per questo motivo è importante adottare alcuni accorgimenti quotidiani sia per prevenirla sia per curarla tempestivamente.
Come affermato a Fanpage.it dalla dottoressa Elena Bozzola, pediatra, membro della Società Italiana di Pediatria e Presidente della Onlus "Il bambino ed il suo pediatra", riconoscere i sintomi precocemente e gestire correttamente la dermatite è fondamentale per evitare complicanze e favorire il benessere del piccolo.
Cos'è e come si riconosce la dermatite da pannolino
Questa forma di irritazione cutanea si presenta con arrossamento della pelle, che appare lucida e infiammata, talvolta associata a desquamazione. "Papule e vesciche possono comparire un po’ dappertutto, specie nelle pieghe", ha spiegato Bozzola. Il bambino può mostrare segni evidenti di disagio: pianto frequente, irrequietezza o tendenza a grattarsi. Anche se, precisa l’esperta, "pur trattandosi per lo più di una dermatite banale e transitoria, non deve essere sottovalutata per la possibilità di complicanze infettive, da batteri o da funghi".

Quali sono le cause della dermatite?
Il principale fattore scatenante è il contatto della pelle con urine e feci, che altera la barriera cutanea. A questo si aggiunge lo sfregamento diretto del pannolino, la sudorazione e la macerazione della pelle dovuta al ristagno di umidità.
"Il fattore scatenante più frequente – spiega la pediatra – è proprio l'irritazione da urine e feci, la quale viene acuita dallo sfregamento meccanico delle gambe e delle parti intime sul pannolino, con l'aggiunta del sudore che peggiora ulteriormente la situazione". va però ricordato che in alcuni casi la dermatite da pannolino può assomigliare ad altre patologie cutanee: per questo è sempre utile il consulto del pediatra se i sintomi persistono o peggiorano.
I possibili rimedi
Il primo passo per alleviare il problema è mantenere un'igiene accurata e frequente. Cambiare spesso il pannolino e pulire delicatamente la zona con acqua tiepida o salviette senza profumo riduce l’irritazione. Fondamentale anche asciugare bene la pelle prima di mettere un nuovo pannolino. Tra i prodotti utili ci sono le paste protettive a base di ossido di zinco, ma senza esagerare. "Mai applicare quantità eccessive di creme: la pelle deve respirare!", ammonisce Bozzola. In caso di complicazioni batteriche o fungine sarà poi il pediatra a consigliare pomate specifiche. "Vanno invece evitate creme a base di cortisone e pomate antifungine a meno che non vi sia un reale sospetto clinico".
Anche lasciare il bambino senza pannolino per brevi periodi può favorire la guarigione, permettendo alla pelle di restare asciutta e ventilata.

I consigli per prevenirla
La prevenzione resta l’arma migliore per ridurre il rischio di comparsa della dermatite da pannolino. Alcuni accorgimenti pratici includono:
- Cambiare spesso il pannolino, evitando di lasciarlo bagnato o sporco troppo a lungo.
- Pulire delicatamente la pelle ad ogni cambio, senza usare detergenti aggressivi.
- Asciugare bene la zona con movimenti leggeri, senza strofinare.
- Scegliere pannolini della giusta misura, che non stringano e favoriscano la traspirazione.
- Applicare una crema barriera leggera per proteggere la cute dal contatto diretto con urine e feci.
Con queste semplici attenzioni è possibile ridurre significativamente il rischio di irritazioni e garantire maggiore benessere al bambino. E se la situazione non migliora, il riferimento rimane sempre il pediatra, che saprà individuare la terapia più adatta.