Che cos’è l’adrenarca nei bambini e perché ogni genitore dovrebbe conoscerla

Intorno agli otto anni, qualcosa inizia a cambiare nei bambini. Non si tratta solo di una maggiore autonomia o delle prime sfide scolastiche più complesse, ma di un passaggio più profondo, che coinvolge corpo, mente ed emozioni. Sempre più spesso, è proprio a quest’età che molti genitori decidono di rivolgersi a uno psicoterapeuta infantile. Non per segnali preoccupanti, ma perché il figlio sembra più sensibile, più irrequieto o confuso. Secondo gli esperti, questo fenomeno non è affatto casuale: esiste infatti una spiegazione scientifica e psicologica dietro questa “età del cambiamento”.
Otto anni, l’età delle grandi trasformazioni
Secondo molti esperti – tra cui la terapeuta Carol Kim, che ha recentemente pubblicato sui social un video dedicato all'argomento – il periodo che si aggira intorno agli otto anni rappresenta un primo step evolutivo durante il quale molti bambini attraversano anche significativi cambiamenti emotivi e sociali: diventano più consapevoli di sé e degli altri, le relazioni amicali si fanno più complesse e le emozioni più intense. Questa combinazione di trasformazioni fisiche e psicologiche rende questa età particolarmente delicata, spesso spingendo i genitori a cercare supporto terapeutico per aiutare i figli a gestire queste nuove sfide. E a rendere ancora più delicato questo passaggio, c’è un cambiamento ormonale poco noto ma significativo: l’adrenarca.
Che cos'è l'adrenarca: la “mini pubertà” che inizia presto
L'adrenarca è una fase dello sviluppo che interessa entrambi i sessi e segna l'inizio della maturazione delle ghiandole surrenali, le quali iniziano a produrre ormoni androgeni. Questo processo, che generalmente si verifica intorno agli otto anni – le bambine di solito sono un po' più precoci, nei maschi può iniziare un po’ più tardi, verso i nove anni– precede la pubertà vera e propria e porta alla comparsa di segni fisici come la comparsa dei primi peli su pube e ascelle, l'aumento dell'odore corporeo e, non di rado, i primi sfoghi di acne.

Intervenuta sull'HuffPost del Regno Unito per chiarire la questione, la la dottoressa Sasha Howard, endocrinologa pediatrica presso la Queen Mary University di Londra, ha recentemente spiegato come questo processo rappresenti "l’inizio dei cambiamenti ormonali tipici dell’adolescenza, dovuti all’attivazione delle ghiandole surrenali". È proprio in questa fase infatti che molti bambini e molte bambine iniziano quel lungo processo che li traghetterà verso la pubertà: i corpi iniziano ad aumentare di statura, iniziano a intravedersi i primi mutamenti legati alle caratteristiche sessuali e anche le oscillazioni dell'umore e del comportamento cominciano a caratterizzare le giornate dei giovani.
Capire per accompagnare
Per i genitori, sapere che questi cambiamenti sono fisiologici è fondamentale per affrontarli con serenità. "È utile anticipare ai bambini quello che potrebbe succedere, così da non farli sentire strani o soli quando il corpo e l’umore iniziano a cambiare", suggerisce la dottoressa Howard. Aprire un dialogo aperto, senza imbarazzi, può aiutare i piccoli a riconoscere ciò che provano e a non spaventarsi. Se poi il bambino o la bambina risulta particolarmente sensibile a questo passaggio evolutivo, la cosa migliore che un genitore può fare è offrire uno spazio sicuro per esprimersi e accogliere eventuali dubbi o timori.
Quando chiedere un parere medico
Anche se l’adrenarca è una fase normale, è importante monitorare eventuali segnali troppo precoci. Secondo la dottoressa Howard, se i cambiamenti fisici iniziano prima degli otto anni nelle bambine o dei nove nei maschi, è consigliabile rivolgersi al pediatra o al medico di base. Nella maggior parte dei casi non è necessario intervenire, ma è sempre bene avere una valutazione professionale per escludere eventuali condizioni anomale.