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Cellulari controllati e niente storie a tavola: una famiglia racconta le 10 regole “non negoziabili” per i figli

Tra rispetto formale, cene senza alternative e telefoni sotto controllo, la la famiglia Gaines è diventata celebre per le rigide regole con cui educa i tre bambini di casa: “Agli adulti si risponde sempre dicendo: sì, signore”.
A cura di Niccolò De Rosa
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regole non negoziabili

Ordine, disciplina e poche concessioni, soprattutto quando si parla di scuola, cellulari o orari: più che una casa di famiglia, potrebbe sembrare il regolamento di uno di quei collego esclusivi nei quali cui i genitori minacciavano di spedirci se non avessimo fatto i bravi. E invece si tratta della lista di regole adottate da una famiglia texana che, dopo la pubblicazione di un video su Instagram, è finita al centro di qualche polemica per l’approccio educativo tanto rigoroso quanto divisivo che scandisce la loro vita quotidiana.

A raccontare sui social il severo decalogo di norme comportamentali è stata Lizzie Gaines, un'agente immobiliare ed ex insegnante che insieme al marito Josh – anch'esso con un passato nel mondo dell'insegnamento – ha deciso di crescere i suoi tre figli con un approccio autorevole e piuttosto intransigente, destando l'ammirazione di chi ritiene tale approccio come la strada giusta per crescere figli equilibrati e capaci di stare al mondo. "Sei non sei d'accordo con queste cose – ha tuonato un utente – Sei ciò che non va nella società".

Regole chiare per una casa serena

La filosofia educativa dei Gaines si basa su regole semplici ma ferree, pensate per dare ai figli strumenti di autonomia, senso del dovere e rispetto. "Dici sempre ‘sì, signora/no, signora o sì, signore/no, signore' agli adulti. Sempre", è il primo dettame della lista condivisa sui social. A seguire si legge poi una grande attenzione per l'ordine quotidiano ("Zaini e scarpe vanno sempre nello stesso posto dopo la scuola" e "Niente vestiti sporchi in giro"), grande senso di responsabilità nello studio ("Fai i compiti senza tante storie"), autonomia nella preparazione del pranzo, rispetto per gli insegnanti e controllo consapevole dell’uso dei dispositivi digitali.

Una routine familiare strutturata, che include anche alcune regole non negoziabili, come quella che riguarda il pasto serale: "La cena si mangia tutti insieme, senza distrazioni, e se non ti piace quello che c’è, va bene, ma si sta comunque seduti a tavola".

Il nodo della cena: tra critiche e chiarimenti

A suscitare l'interesse della Rete sono state soprattutto le regole relative al cibo, tra le più discusse nei commenti al post di Lissie. Alcuni utenti hanno accusatoi  Gaines di forzare i figli a digiunare se non gradiscono il cibo servito. Lei stessa però ha tenuto a chiare come nessuno venga mai lasciato a stomaco vuoto. "Se non ti piace la cena, puoi prendere della frutta dal frigorifero", ha dichiarato. Dopotutto per Lizzie anche cucinare è anche un gesto educativo."Preparare un pasto è un atto d’amore. Voglio che i miei figli lo sappiano e lo apprezzino. È buona educazione, in qualsiasi contesto, provare ciò che ti viene offerto ed essere grati".

Sì alla tecnologia, ma con parsimonia

Altro punto centrale è poi il rapporto con la tecnologia. I dispositivi elettronici, ha raccontato Lizzie, si caricano nella camera dei genitori e possono essere controllati in ogni momento. Una scelta che deriva dalla sua esperienza da insegnante. "Ho visto accadere cose tragiche a ragazzi che non si riprenderanno mai del tutto, a causa di ciò che hanno condiviso online". Un controllo che, per Gaines, non è affatto un'invasione della privacy ma un necessario strumento di prevenzione: uno strumento per educare i figli a un uso consapevole e sicuro dei mezzi digitali.

Sempre al fianco degli insegnanti

Non meno significativo è il principio secondo cui i genitori sostengono sempre gli insegnanti. "Quando da docente contattavo i genitori per segnalare un problema, tutto funzionava meglio se loro collaboravano con me. Altrimenti diventava uno scontro, e a perderci era il bambino". Questa regola, forse più delle altre, rivela la volontà dei Gaines di formare non solo figli educati, ma anche cittadini rispettosi dell’autorità e capaci di affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Perché è anche sbagliando che si impara a diventare grandi.

Dibattito polarizzato

Il "disciplinare" di Lizzie e Josh è stato salutato con entusiasmo da molti genitori (ma non solo), per la grande attenzione dimostrata nell'insegnamento di comportamenti corretti e rispettosi nei confronti dell'autorità. Di fianco ai tanti elogi ed attestati di stima ("Da insegnante, ti posso solo ringraziare!"), qualcuno ha però giudicato l'inflessibilità un po' eccessiva, per quanto efficace: "Per un secondo ho pensato di leggere le regole per l'arruolamento nell'esercito".

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