“Bere molto e scegliere abiti adatti”: tutti i consigli utili per proteggere i bimbi dal caldo

Con l’arrivo delle alte temperature, i bambini sono tra i soggetti più vulnerabili agli effetti del caldo estivo. L’ipertermia, i colpi di calore, la disidratazione e le scottature possono rappresentare un rischio serio per la salute dei bimbi, in particolare durante primi mesi di vita, quando il corpo non è ancora in grado di regolare efficacemente la temperatura. I più piccoli, infatti, hanno una superficie corporea ridotta e un sistema di termoregolazione ancora immaturo, che li espone più facilmente ai pericoli legati alle ondate di calore. A fare chiarezza è la dottoressa Maria Rosaria Marchili, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Pediatria ad Alta Complessità dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che ha rilasciato a Fanpage.it una serie di consigli pratici e indicazioni da seguire per proteggere i più piccoli durante l’estate.
Come proteggere i bambini dal caldo, i consigli dell’esperto
La prima regola da tenere a mente è evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, in particolare per i bambini sotto i sei mesi, che non dovrebbero essere portati all’aperto tra le 10.30 e le 17.30. "Un neonato – spiega la dottoressa Marchili – non può essere portato in spiaggia a mezzogiorno o alle due del pomeriggio. Più è piccolo il bambino, più è vulnerabile".
Per proteggerli, prosegue la pediatra, è poi fondamentale vestirli con abiti leggeri – in fibre naturali come cotone e lino, evitare tessuti sintetici – e utilizzare vestiti "a cipolla", che permettano di adeguarsi facilmente alle variazioni di temperatura. L’idratazione gioca un ruolo chiave, pertanto è bene offrire spesso acqua o tisane fresche, evitando bevande gassate o zuccherate. Anche l’alimentazione deve essere leggera e composta da cibi di stagione, frutta e pasti semplici. Fondamentale infine l’uso della protezione solare, da applicare almeno 30 minuti prima di uscire di casa e da rinnovare con molta frequenza e sempre dopo ogni bagno. Importante, tuttavia, non illudersi: "Il filtro completo non esiste – avverte Marchili – e i raggi solari passano comunque, quindi mai esporre i bambini nelle ore più calde".

Come capire se il bambino sta soffrendo il caldo?
In caso di colpo di calore, i segnali da riconoscere sono:
- Rossore
- Sudorazione eccessiva
- Stanchezza
- Possibile svenimento.
In questi casi il bambino va subito portato all’ombra, sollevandogli le gambe, offrendogli da bere e abbassando la temperatura corporea con acqua fresca o ghiaccio (mai sulla testa, ma nelle pieghe come dietro le ginocchia). Se la situazione non migliora, è necessario contattare il 112 o portare il bambino al Pronto Soccorso.
Grande caldo, gli errori da evitare con i bambini
Tra gli errori più comuni che i genitori commettono, spesso in buona fede, c’è l’abitudine di lasciare i bambini, anche se per pochi minuti, in auto sotto il sole: un gesto pericoloso che può avere conseguenze fatali. Le temperature all’interno dell’abitacolo salgono rapidamente, provocando colpi di calore in pochi istanti.

Altro errore è quello di coprire eccessivamente i bambini, pensando di proteggerli, oppure al contrario di lasciarli troppo scoperti in ambienti climatizzati. "Attenzione agli sbalzi di temperatura – raccomanda la dottoressa – sia in casa con l’aria condizionata che quando si entra in centri commerciali o supermercati. L’aria condizionata non va demonizzata, ma usata con criterio: no a temperature polari, sì a una regolazione moderata e all’uso di un buon umidificatore".
Poiché un'estate sicura passa da poche ma fondamentali attenzioni, Marchili ci tiene però a ricordare che, in luoghi come spiagge o piscine, non basta sorvegliare a distanza i bambini più piccoli. "Fino ai 5-6 anni non basta guardarli: bisogna stare in acqua con loro. Un bambino può annegaree, se cade faccia avanti, anche in 30-40 cm di acqua".