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App e dispositivi per il fitness possono aiutare i ragazzi a muoversi di più e a mangiare (un po’) meglio

La nuova ricerca ha rivelato che app, giochi e dispositivi indossabili possono effettivamente favorire abitudini più sane tra i bambini e gli adolescenti. Le tecnologie digitali, spesso considerate un rischio per la salute, hanno infatti dimostrato di poter aumentare l’attività fisica, migliorare la dieta e ridurre lievemente il peso corporeo, seppur con risultati ancora incerti su sonno e sedentarietà.
A cura di Niccolò De Rosa
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L'uso di tecnologie digitali per promuovere stili di vita sani non riguarda più solo gli adulti. Un recente studio condotto da un team di ricerca internazionale ha analizzato l'impatto delle tecnologie a supporto della salute – le cosiddette eHealth, i servizi informatici a supporto di analisi, prevenzioni e monitoraggio nel campo della sanità, e mHealth, che riguardano invece i dispositivi mobili – su bambini e adolescenti. L'obiettivo dell'indagine era capire se app, siti web, giochi interattivi e dispositivi indossabili potessero davvero migliorare la propensione all'attività fisica, le abitudini alimentari, il sonno e il peso corporeo nelle nuove generazioni. E i risultati sembrano dimostrare come l'avvento del digitale, spesso considerato come una sciagura per la salute mentale e fisica dei più giovani, potrebbe invece influire positivamente sulla qualità della vita.

Bambini sempre più sedentari: la sfida della salute digitale

Negli ultimi anni il tempo che bambini e ragazzi dedicano all'attività fisica è diminuito in modo preoccupante, con le ore passate all'aria aperta che continuano a ridursi, mentre aumentano a dismisura quelle trascorse davanti agli schermi. Una tendenza che non influisce solamente sulla forma fisica dei giovani, ma impatta in modo significativo anche sull'umore, sul rendimento scolastico e sullo stato generale di salute, soprattutto sul lungo termine. Un simile quadro non deve però indurre a ritenere le tecnologie digitali un nemico assoluto per lo sviluppo dei più piccoli: anzi, in certi casi possono offrire una grande opportunità di crescita, poiché consentono di raggiungere bambini e adolescenti direttamente negli spazi dove trascorrono più tempo – lo smartphone, il tablet o il computer – con programmi che ricordano, incoraggiano e premiano i comportamenti salutari.

"I piccoli cambiamenti quotidiani possono sommarsi e produrre benefici significativi nel tempo", hanno osservato gli autori dello studio pubblicato sul Journal of Medical Internet Research. Il team di ricerca ha infatti analizzato 25 revisioni sistematiche che a loro volta sintetizzavano i risultati di 440 studi clinici randomizzati, per un totale di oltre 133 mila partecipanti sotto i 18 anni. Le analisi hanno riguardato interventi digitali molto diversi tra loro: app per monitorare l'attività fisica o l'alimentazione, siti web educativi, promemoria periodici, dispositivi indossabili (come gli smartwatch) e persino quei videogiochi attivi (i cosiddetti exergames), che utilizzano il movimento fisico per influire sulle dinamiche di gioco su schermo.

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La tecnologia può favorire il movimento e una dieta più sana

Le evidenze raccolte hanno mostrato che le tecnologie digitali possono effettivamente favorire piccoli ma significativi miglioramenti nelle abitudini dei più giovani. In seguito all'utilizzo di app e dispositivi, l'attività fisica classificabile come "da moderata a intensa" è aumentata in media di circa il 20 per cento, e anche l'attività fisica complessiva ha registrato una crescita analoga.

Dal punto di vista alimentare, gli interventi "tecnologici" hanno ridotto lievemente l'assunzione di grassi e incrementato il consumo di frutta e verdura. Anche il peso corporeo e l'indice di massa corporea (BMI) hanno beneficiato, seppur con miglioramenti modesti, dell'utilizzo di ausili digitali, con una riduzione media di circa un chilogrammo e mezzo punto di BMI. "Sono miglioramenti piccoli a livello individuale, ma che su larga scala possono ridurre in modo importante il rischio di sovrappeso e obesità", hanno sottolineato gli autori.

Sedentarietà e sonno: risultati contrastanti

I dati sulla sedentarietà sono risultati più complessi da interpretare. Alcune analisi non hanno rilevato differenze significative, mentre altre hanno evidenziato riduzioni di circa 20-25 minuti al giorno del tempo trascorso seduti o davanti a uno schermo. Per quanto riguarda il sonno, invece, le evidenze restano scarse e di qualità limitata. Le tecnologie digitali, almeno per ora, non sembrano incidere in modo rilevante sulla durata o sulla qualità del riposo notturno.

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Quanto durano gli effetti?

Un aspetto interessante riguarda la durata degli interventi. I programmi più brevi, sotto le otto settimane, hanno prodotto i risultati migliori per quanto riguarda l'attività fisica, probabilmente grazie all'effetto motivazionale immediato. Come in molti aspetti della vita, quando ci si imbarca in una nuova avventura i primi tempi sono infatti caratterizzati dall'entusiasmo e dal desiderio di mettersi in gioco. Il difficile è mantenere l'impegno anche quando tutti questi boost dati dalla novità cominciano a scemare. Se però si ha la costanza di proseguire nel percorso, le ricompense in termini di salute possono essere apprezzabili. I ricercatori hanno infatti osservato come i programmi più lunghi — da circa dodici settimane in su — abbiano effettivamente avuto un impatto maggiore sui benefici relativi al peso corporeo, confermando che i cambiamenti fisiologici richiedono più tempo.

App, giochi e dispositivi indossabili: cosa funziona di più

Tra le diverse modalità di intervento, alcune sembrano più efficaci di altre. I programmi basati esclusivamente su app hanno mostrato i migliori risultati nella riduzione dell'indice di massa corporea, grazie alla possibilità di monitorare costantemente i progressi, ricevere feedback personalizzati e partecipare a sfide o giochi motivazionali. I dispositivi indossabili, invece, si sono rivelati particolarmente utili nel far alzare i ragazzi dal divano: i promemoria in tempo reale spingono i ragazzi a muoversi di più o completare un certo numero di passi ogni giorno. Sorprendentemente, non sono emerse differenze significative tra bambini sotto i 13 anni e adolescenti più grandi: la tecnologia sembra avere un potenziale simile in entrambe le fasce d'età.

Le sfide future: sonno e attenzione alle disuguaglianze

Gli autori dello studio hanno sottolineato che anche piccoli progressi per ciascun bambino possono avere un impatto notevole sulla salute pubblica. Bastano una ventina di minuti in più di movimento al giorno o una porzione aggiuntiva di frutta e verdura per migliorare gli indicatori di salute su scala scolastica o comunitaria. Questi strumenti digitali potrebbero anche essere integrati nei contesti educativi o sanitari, supportando insegnanti, pediatri e genitori nel promuovere abitudini più sane tra una visita e l'altra.

Restano tuttavia alcune criticità. La mancanza di benefici significativi sul sonno e i risultati contrastanti sulla sedentarietà indicano la necessità di sviluppare interventi più mirati, probabilmente coinvolgendo anche i genitori o modificando l'ambiente domestico e scolastico per favorire comportamenti che scoraggino la sedentarietà. Infine, gli esperti hanno invitato a non trascurare il fatto che non tutte le famiglie dispongono degli stessi strumenti tecnologici o delle competenze per utilizzarli al meglio. Garantire pari opportunità sarà fondamentale per amplificare i benefici di queste nuove frontiere della salute digitale.

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