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9 tipi di dinamiche familiari tossiche e come individuarle secondo gli esperti

I terapisti hanno individuato 9 dinamiche familiari tossiche che possono incidere negativamente sulla crescita emotiva dei bambini e sulla loro capacità di socializzare con gli altri.
A cura di Sophia Crotti
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dinamica familiare

Tensioni continue, scontri su tutto, ambizioni irrealistiche che si ripongono nei figli, negligenze, assenze o abusi, sono tante e diverse le dinamiche tossiche che si instaurano nei nuclei familiari.

La terapista familiare Melissa Klass ha individuato 9 dinamiche familiari tossiche che, una volta riconosciute, possono essere infrante con il dialogo o cercando di porre dei limiti ai membri della famiglia che le mettono in atto, come ha spiegato alle pagine di Parents.

“È importante che si proteggano i bambini da queste dinamiche e che le si spieghino loro, perché da piccoli si è molto egoisti, ossia si pensa che tutto dipenda dal proprio comportamento. I bambini prima di introiettare questo senso di colpa, devono capire che qualcosa non va”. 

Ecco le 9 dinamiche familiari tossiche raccontate dalla terapista.

Abusivo e controllante

Secondo la terapista familiare una famiglia abusiva e controllante è un nucleo in cui dialogare è impossibile, poiché tutti i membri mettono in atto atteggiamenti di controllo ottenuti attraverso la paura, il ricatto emotivo e anche la violenza fisica. 

“I genitori spesso impongono regole ferree ai bambini, decidono per loro e li tengono sotto controllo, sminuendoli o isolandoli”.

Secondo la terapista non appena si verificano episodi di violenza psicologica o anche fisica di tale portata, magari anche normalizzati dagli altri membri della famiglia, è bene intervenire per porre fine a questi atteggiamenti.

Competitivo

In un sistema familiare competitivo secondo l’esperta tutti i membri della famiglia sono messi gli uni contro gli altri e spesso i bambini vengono elogiati semplicemente per sminuire un fratello o l’altro genitore. “In una famiglia così i bambini sono manipolati emotivamente poiché imparano che il loro valore come persone è solo legato alla loro capacità di successo”. 

Questo genere di dinamica familiare è facilmente individuabile se ci sono continue liti tra fratelli, sempre messi gli uni contro gli altri, se c’è eccessiva enfasi sulla vittoria o se l’affetto è sempre condizionato dalle abilità di ciascuno.

Invischiato

Le famiglie invischiate rientrano nella macrocategoria delle famiglie disimpegnate, proprio perché i confini della vita di ogni membro del nucleo familiare diventano eccessivamente labili. Tutti si impicciano dei problemi di tutti, non per aiutarli ma per intervenire con prepotenza.

lite

Queste famiglie spesso si identificano dal fatto che per i bambini, una volta giovani adulti, è difficile staccarsi, perché pensano di non poter davvero diventare autonomi”. Un’altra caratteristica, secondo la terapista Klass, è anche una sorta di inversione dei ruoli, i bambini a volte vengono adultizzati in questi nuclei familiari.

Abilitante

In questo genere di famiglia i genitori spesso mancano di responsabilità e accettano passivamente i comportamenti problematici dei figli. Dipendenze da sostanze, tradimenti, multe per aver infranto le regole della strada non sembrano essere accettate con la giusta responsabilità in questi nuclei.

Ogni membro della famiglia si sente prigioniero di un sistema di cura nel quale però non conosce il proprio ruolo”.

Adultizzazione

Questo è un atteggiamento familiare abbastanza comune, che coinvolge soprattutto i fratelli maggiori, rivestendoli di un ruolo genitoriale. Ai bambini dunque, secondo l’esperta è chiesto di mettere da parte esigenze e preoccupazioni, per diventare il terzo genitore.

adultizzare

Tra le caratteristiche di questa famiglia vi sono:

  • sacrificio di hobby o sport da parte dei bambini per farsi carico delle responsabilità degli adulti
  • i bambini diventano una sorta di cuscinetto per portare pace tra i genitori
  • i piccoli spesso non hanno relazioni con i coetanei

Distacco emotivo

Il terapista Roots parla di questo genere di famiglia come di un nucleo senza amore, dinamica che influisce negativamente sulle relazioni dei bambini e sul loro sviluppo emotivo e sociale.

Secondo il terapista la distanza tra i membri della famiglia è palpabile, le conversazioni sono sempre molto pratiche e distaccate, baci, abbracci e carezze sono inesistenti. I bambini, di conseguenza, spesso sviluppano atteggiamenti come la continua ricerca di attenzione da parte di altri adulti, azioni estreme nei confronti degli altri pur di non essere abbandonati.

distacco emotivo

Caotico

Le famiglie caotiche sono spesso molto numerose e disorganizzate, definite caotiche per il chiasso che le contraddistingue. “Il problema di questi nuclei familiari è che sono privi di una struttura stabile, per tanto tutti gridano per farsi sentire e i bambini finiscono per sentirsi non ascoltati, stressati e insicuri”.

Il problema per i piccoli, ed individuabile in queste famiglie è che manca la sicurezza di una stabilità emotiva e prevedibilità delle azioni dei membri del nucleo.

Perfezionista

In questo nucleo familiare l’immagine che si da di sè è tutto, sempre perfetta e giusta. “Se i bambini non agiscono nel modo migliore, non raggiungono i risultati migliori e non eccellono ovunque per la famiglia è inaccettabile”.

Da ciò ne deriva che i bambini diventeranno adulti che si vergognano continuamente dei fallimenti o degli insuccessi e che già da piccoli li soffriranno moltissimo.

Negligente

In questo genere di famiglie i bimbi imparano a badare a se stessi e a non pensare, neanche emotivamente, sui genitori. Nei casi più estremi i bambini non sono curati neanche nelle loro esigenze primarie, come le visite mediche, i vestiti puliti, o un piatto caldo da mangiare.

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