USA, guardia mette all’asta la pistola con cui uccise un 17enne afroamericano
Il 26 febbraio 2012 la guardia civile George Zimmerman sparò e uccise con la pistola d’ordinanza il 17enne afroamericano Trayvon Martin. Accusato di omicidio di secondo grado e omicidio colposo, fu poi assolto da una giuria della Florida il 13 luglio 2013. Ora la guardia privata ha deciso di mettere all’asta quella stessa arma con cui colpì a morte il giovane, mentre camminava per strada, disarmato, con il cappuccio sulla testa. “Avete la possibilità di possedere un pezzo della storia americana” scrive sul GunBroker.com, il sito web dell’asta. Il caso ha suscitato un dibattito a livello nazionale e proteste di diverse associazioni che si battono per i diritti umani negli Stati Uniti.
"Sono onorato e umiliato di annunciare la vendita di un'arma da fuoco diventata icona americana", ha scritto nella descrizione della 9mm, recentemente restituitagli dal Dipartimento di Giustizia. "L'arma in vendita è quella che è stata usata per difendere la mia vita e porre fine al brutale attacco di Trayvon Martin”. Zimmermann ha scritto che i proventi saranno utilizzati per "combattere la violenza contro le Forze dell'Ordine" e di "assicurare la fine della carriera del pm angela Correy [il procuratore speciale nominato dal governatore della Florida per indagare sulla morte del 17enne] e la retorica anti-armi da fuoco di Hillary Clinton”. E poi continua: “Molti hanno espresso interesse a possedere e mettere in mostra l’arma, tra cui anche lo Smithsonian Museum di Washington. Questo è un pezzo di storia americana” scrive entusiasta. Zimmermann ha detto a WOGZ di aver ricevuto minacce di morte da quando ha deciso di mettere la pistola all'asta, ma vuole comunque proseguire per la sua strada.
