Usa, lite su Black Lives Matter: agente fuori servizio uccide giovane afroamericano

Tensione sempre più alta negli Stati Uniti dopo le recenti uccisioni di afroamericani da parte di agenti di polizia e l'agguato sanguinario ai poliziotti a Dallas. Nonostante gli inviti a mantenere la calma, in tutto il Paese si stanno moltiplicando gli episodi di violenza tra agenti e cittadini afroamericani così come i cortei e le manifestazioni di protesta in strada, in alcuni casi sfociate in scontri, e gli arresti. Come rivelano media locali, un altro ragazzo afroamericano è stato ucciso da un agente fuori servizio, questa volta nello stato del Missouri, per una lite in merito al movimento Black Lives Matter, lo stesso di cui era simpatizzante il killer di Dallas.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i due, uno simpatizzante e l'altro oppositore del movimento, avrebbero litigato prima attraverso Facebook ma poi il battibecco sarebbe proseguito dal vivo con conseguenze tragiche. La polizia sostiene che la giovane vittima, il 20enne Tyler Gebhard, aveva lanciato un vaso di cemento contro la finestra della casa dell'agente che, temendo volesse entrargli in casa, lo ha ucciso sparandogli con la sua pistola.
Nele scorse ore è stato liberato su cauzione proprio uno dei leader del movimento Black Lives Matter, DeRay Mckesson, arrestato insieme ad altre 130 persone durante le proteste contro le recenti uccisioni di neri da parte della polizia a Baton Rouge, in Louisiana. Manifestazioni di protesta e arresti e però si susseguono in tutto il Paese. Nelle ultime ore ad Atlanta, capitale dello Stato della Georgia, nove persone sono state arrestate durante un corteo di protesta facendo salire così a 250 il numero di fermati dall'inizio della protesta in Usa.