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USA, in arrivo le pistole intelligenti: “Saranno efficienti come un IPhone”

Una ditta ha immesso nel mercato una pistola che funziona solo comunicando con un orologio: “In questo modo – spiegano – se finirà in mano di sconosciuti sarà del tutto innocua…”.
A cura di D. F.
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Come fare per ridurre al minimo i massacri in un paese in cui la vendita delle armi è praticamente libera come gli Stati Uniti? Una società produttrice di armi da fuoco ha pensato di mettere in commercio una "pistola intelligente", in grado di funzionare solo in abbinamento a un orologio da polso e di "comunicare" con un chip. In pratica, quando l'utente afferra la pistola una lucina sull'impugnatura diventa verde solo se è in possesso anche del relativo orologio. Se ciò non avviene la luce rimane rossa e l'arma continua ad essere inoffensiva. Il sistema è stato chiamato Smart Armatix e, secondo alcuni, consentirebbe di ridurre sensibilmente le sparatorie accidentali, gli omicidi, i suicidi e le stragi in un paese ancora segnato dal massacro di Newtown e quotidianamente alle prese con episodi di violenza efferata.

Il realtà l'ipotesi di vendere solo "pistole intelligenti" è nell'aria da almeno 12 anni. Da quando, cioè, nel 2002 gli stati di New Jersey e California approvarono dei provvedimenti secondo i quali entro 3 anni le uniche armi da fuoco in vendita dovessero obbligatoriamente essere "smart". In realtà tuttavia la norma rimase una pia illusione perché a metterci lo zampino, tanto per cambiare, fu la National Rifle Association, che contestò infuriata: "I governatori vogliono introdurre sistemi inaffidabili, come impugnature in grado di rilevare le impronte digitali. Noi ci opporremo: quello che hanno in mente non è che un primo passo verso il divieto di vendere armi da fuoco", dissero i funzionari della lobby.

Ebbene: oggi il dibattito sulle "pistole intelligenti" è tornato d'attualità. Merito, tra gli altri, di Ron Conway, un titano della Silicon Valley tra i primi investitori in Google e Facebook, che ha rilanciato la proposta affermando. "Oggi gli americani hanno bisogno di armi da fuoco intelligenti come IPhone". Poi ha rilanciato: "L'imprenditore che investirà in questa tecnologia diventerà ben presto il Mark Zuckerberg delle pistole. Mecenati come me sono pronti a investire milioni di dollari e a costruire un mercato che contribuirà a rendere gli Stati Uniti un paese più sicuro". La sfida è lanciata. Gli imprenditori del settore hanno iniziato a valutare le prospettive di mercato, e non sarebbe strano se presto tornasse a metterci lo zampino la National Rifle Association. La stessa che qualche mese fa protestò contro il divieto di vendere armi da fuoco ai ciechi: "E' discriminatorio e inaccettabile", tuonarono. Incredibile, ma vero.

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