10 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Unioni civili, oggi ddl in Senato, inizio della discussione tra le polemiche

Il testo Cirinnà è approdato in Aula, dove sono state discusse le questioni pregiudiziali e sospensive, alcune delle quali piuttosto “fantasiose”. Fuori dal Senato la protesta di Fratelli d’Italia: “Il ddl è la legge per Elton John”.
A cura di Claudia Torrisi
10 CONDIVISIONI
LE-UNIONI-CIVILI-IMG

Dopo numerosi rinvii, oggi è iniziata al Senato la discussione sul ddl Cirinnà, la proposta di legge sulle unioni civili. Questa mattina sono state solo esaminate le richieste di sospensiva e le pregiudiziali di costituzionalità presentate al testo. Il voto su queste, però, è slittato alla settimana prossima, martedì 2 febbraio alle 16 e 30, mentre ancora non esiste una data riguardo il verdetto finale sul testo, che poi passerà alla Camera. Tra l'avvio di oggi e le prime votazioni di martedì ci sarà sabato il Family Day al Circo Massimo, dove i contrari al ddl Cirinnà ribadiranno il loro "no" al testo e, soprattutto, all'articolo 5 sulla stepchild adoption.

Tra le questioni pregiudiziali illustrate oggi, quelle già note e alcune – per così dire – fantasiose. Il senatore di Idea Carlo Giovanardi ha lamentato che "Il provvedimento in aula non è stato esaminato neanche per un minuto in commissione, mentre la Costituzione dice che la commissione deve discuterne almeno due mesi. Va anche detto che l’aula inizia ad esaminarlo il 28 gennaio, cioè 4 mesi dopo. Quattro mesi che si sarebbero potuti utilizzare per discuterne in commissione". Per il senatore di Ap Maurizio Sacconi, invece, "c’è un’evidente sovrapposizione tra matrimonio e unioni civili, con identici diritti e doveri per i coniugi" e "la procreazione è prerogativa esclusiva della famiglia eterosessuale. No a una famiglia surrogata attraverso l’indebito ricorso alle adozioni. I desideri degli adulti vengono dopo i diritti dei bambini". Secondo la pregiudiziale illustrata dall’ex senatore di Ncd, Luigi Compagna "il ddl Cirinnà sulle unioni civili, riconoscendo diritti a coppie omosessuali, discrimina le coppie di fatto di sesso diverso", mentre il senatore di Forza Italia Lucio Malan si è scagliato contro il ddl Cirinnà evocando i diritti dei cuccioli degli animali domestici. Il forzista ha fatto un parellelo tra la pratica della gestazione per altri e il regolamento contro il maltrattamento del comune di Roma che all'articolo 8 dice che "è vietato separare i cuccioli di cani e gatti dalla madre prima dei 60 giorni di vita se non per gravi motivazioni certificate da un medico veterinario".

Secondo la Lega Nord il "verrà bocciato dalla Corte costituzionale". Il capogruppo al Senato Gian Marco Centinaio, proponendo una sospensiva, ha lamentato che il ddl Crinnà sia "usato per coprire i problemi reali del Paese", chiedendosi anche perché debba esser "civile solo l’unione tra due persone omosessuali". Sempre dai banchi della Lega si è evocata la figura di "Re Salomone che propose di dividere il figlio conteso tra due donne. Non oso immaginare cosa potrebbe succedere se una di queste ‘madri surrogate' dovesse avanzare pretese sul bambino". In difesa della legge, invece, Sandro Bondi, che, prendendo la parola "come un cristiano pieno di dubbi", non ha timore "di ammettere che l’arretratezza dell’Italia si spiega anche con il conservatorismo e il clericalismo di una parte della politica italiana. Clericalismo conservatore che pesa peraltro anche sulla nascita di una destra autenticamente liberale, che come si vede è sparita". Bondi ha spiegato che "ciò che conta è la civiltà dei rapporti e la consapevolezza che la vita reale manda generalmente in frantumi i nostri pregiudizi e le convinzioni più diffuse. Se anche i sacerdoti potessero sposarsi comprenderebbero meglio cos’è una famiglia, nel bene e nel male".

Alcuni senatori hanno deciso di non parlare oggi e hanno rinviato alla prossima settimana anche i loro interventi. Una circostanza che ha scatenato polemiche, specilamente tra le file del Movimento 5 stelle. "Già oggi si è deciso che non si vota sulle pregiudiziali e sulle sospensive, ma almeno si concluda la discussione su questo punto. Perché rinviare gli interventi? È tempo sprecato. Vogliamo votare e basta", ha lamentato il senatore Alberto Airola.

Nel frattempo, fuori dal Senato, è andato in scena il presidio contro il ddl Cirinnà organizzato da Fratelli d'Italia. Per Giorgia Meloni "questa è una legge fatta per i ricchi, è la legge per Elton John. La stepchild adoption è un cavallo di Troia per le adozioni e per l'utero in affitto".

In piazza sono scese anche le associazioni Lgbt, che si sono ritrovate a piazza delle Cinque Lune all'apertura della discussione in Aula. A loro si è unita anche la relatrice del testo, la senatrice Monica Cirinnà.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views