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Una tassa anche per i più fortunati: scatta il prelievo per le vincite superiori a 500 euro

Quella che è già stata definita la “tassa sulla fortuna” interesserà i giocatori di Superenalotto, Gratta e Vinci o Win for Life che si vedranno trattenuto il 6% della vincita, ma solo se è superiore ai 500 euro ed esclusivamente sull’importo eccedente questa soglia. Esclusi dal provvedimento scommesse e poker online.
A cura di Biagio Chiariello
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tassati i vincitori di superenalotto win for life e lotterie in generale

Se le parole del 2011 che si è appena concluso erano spread e crisi, siamo sicuri che per questo anno le più gettonate saranno aumenti e tasse. Abbiamo già visto che, per quanto riguarda il primo termine, il 2012 si è inaugurato con una nuova stangata per i prezzi della benzina. Per quanto riguarda i rincari, abbiamo già parlato più volte di quelle che saranno le fiammate per luce, gas, alimentazioni ed autostrade, solo per dirne alcune. Ma non si tratterà solo di balzelli "classici".
Con l'anno nuovo scatta infatti quella che possiamo definire "tassa sulla fortuna" e andrà ad incidere su uno di quei pochi settori che in Italia sembrano davvero non conoscere crisi: i giochi. Il ragionamento è semplice: un governo alla disperata ricerca di fondi per salvare un paese caduto in recessione, appesantito dal macigno del debito pubblico e incapace di reggere il confronto con le altre potenze europee non può non rivolgersi alle "galline dalle uova d'oro" di lotterie e giochi istantanei.
Ma la tassa, come detto, colpirà i più fortunati. Per la precisione, le vincite che complessivamente superano i 500 euro, saranno tassate con un prelievo del 6% sulla quota che eccede l’importo. Tanto per essere chiari, se la tassa fosse entrata in vigore già lo scorso ottobre quanto in Italia è stata registrata la vincita più importante della storia, 178 milioni al Superenalotto, le casse dell'erario avrebbero trattenuto ben 10,6milioni di euro.

1,5 miliardo e mezzo di incasso per lo Stato?

C'è da dire che la tassa sulla fortuna non è stata un'idea del governo tecnico presieduto da Mario Monti, ma di quello politico e, per forza di cose dimissionario, guidato da Silvio Berlusconi. La manovra dello scorso ferragosto ha previsto infatti un consistente contributo del mondo dei giochi alle casse dello stato per 1,5 miliardi di euro.  La norma è stata ratificata da tre diversi decreti dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di Capodanno.

Secondo il direttore generale di AAMS, Raffaele Ferrara, il provvedimento interesserà il 5% dei vincitori, infatti «il 95% delle vincite non rischia alcuna vessazione e quindi la misura non sembra avere le caratteristiche tali da modificare la domanda di gioco».

Chi sarà colpito dalla tassa sulla fortuna?

La nuova imposta per i più fortunati è già operativa da ieri, ma si applica a tutte le vincite del 2011 che saranno riscosse entro quest' anno. Saranno interessate dunque le lotterie istantanee tipo Gratta e Vinci, Superenalotto, Si vince tutto e Win for life. Toccate anche le videolotteries che dovranno adeguare i propri sistemi di gioco entro il 20 gennaio. Escluse invece la Lotteria Italia, le scommesse, poker e casinò online, il bingo e le slot machines.

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