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Una biblioteca per conservare tutti i libri del mondo? Accade fra i ghiacci della Norvegia

Più che una biblioteca, un vero e proprio bunker in cui archiviare tutto lo scibile umano e salvarlo da eventuali disastri ambientali: è questo l’ambizioso progetto di un team norvegese che sta già iniziando a catalogare i volumi.
A cura di Federica D'Alfonso
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Spitsbergen, isole Svalbard, Norvegia.
Spitsbergen, isole Svalbard, Norvegia.

Se la Terra venisse completamente distrutta da una calamità naturale o da una guerra atomica che fine farebbero i libri? Rispondere che andrebbero tutti completamente distrutti da oggi non è più corretto: tra i ghiacci imponenti del freddo Nord infatti un team di scienziati ed esperti sta lavorando per digitalizzare l'infinita mole di libri che compongono il nostro sapere e per conservarla in una vera e propria biblioteca “bunker”.

Tutto il sapere in codice binario

Il progetto è quello di digitalizzare milioni di volumi nel World Arctic Archive, un enorme struttura che sorgerà all'interno di una miniera di carbone abbandonata sull'isola di Spitsbergenin, nell'arcipelago delle isole norvegesi Svalbard. Il team di esperti sta lavorando per creare un luogo sicuro dove conservare, possibilmente, tutti i libri del mondo.

L'azienda che si sta occupando dell'ambizioso progetto è la Piql Preservation Services, all'avanguardia in fatto di sistemi di archiviazione e soluzioni per la conservazione digitale. La sua attività inizia nel 2002 con la fornitura di macchine per il cinema in tutto il mondo che ben presto si amplia fino a fornire servizi di trasferimento di dati su pellicole fotosensibili con l'obiettivo di garantire la presevazione delle informazioni per molto tempo in là negli anni.

La Piql sta procendendo col memorizzare tutti i libri ricevuti da ogni parte del mondo: il contenuto dei volumi viene “riscritto” in codice binario, metodo che permette la conservazione di una quantità enorme di dati in pochissimo spazio, e salvato su speciali bobine di pellicola. Il clima e le speciali condizioni del luogo faranno il resto: il terreno perennemente ghiacciato mantiene infatti la temperatura vicina a quella di congelamento, ideale per la conservazione ottimale dei materiali di supporto.

Il progetto è molto simile a quello dello Svalbard Global Seed Vault, il gigantesco deposito ghiacciato in cui conservare semi e piante provenienti da tutto il globo: ad oggi si contano più di 800 mila esemplari diversi, conservati e custoditi in modo da garantire, in un futuro apocalittico in cui della Terra non dovesse rimanere traccia alcuna, la possibilità di ridare nuova vita alla natura estinta.

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