Udine, direttore di banca ruba dai conti dei ricchi per aiutare i correntisti più poveri
A modo suo aveva deciso di dare una mano ai correntisti più in difficoltà della sua banca ma per mettere in pratica il lodevole gesto invece di usare propri fondi ha pensato bene di servirsi di quelli degli altri correntisti, infrangendo così la legge e sottraendo ingenti somme agli ignari clienti. È la storia di un direttore di banca di una piccola filiale di montagna in Friuli che, come una sorta di moderno Robin Hood, in sette anni ha fatto sparire un milione di euro dai conti correnti dei clienti più facoltosi per distribuirli a quelli che lui pensava meritevoli ma a cui la banca non aveva voluto dare un prestito. Approfittando del suo ruolo e della fiducia dei clienti, l'uomo si introduceva illegalmente nei conti correnti della banca che gestiva e sottraeva ai correntisti di volta in volta varie somme di denaro che poi confluivano nei conti correnti che lui indicava
Un comportamento che gli è costato un immediato licenziamento dopo che è stato scoperto l’ammanco di quasi un milione di euro dai conti dei clienti ma anche l'accusa di appropriazione indebita e la truffa che si è risolta con un patteggiato a due anni con pena sospesa con la condizionale. "Li avrei restituiti tutti quei soldi. Dopo che la vicenda è venuta a galla ho telefonato a tutti quelli a cui avevo sottratto delle somme per spiegare cosa mi avesse spinto" ha raccontato il 50ennne , aggiungendo: "L'ho fatto per aiutare correntisti in difficoltà o che non riuscivano ad accedere al credito bancario". "Ho usato quei soldi per aiutare persone bisognose, non per scopi personali" ha sottolineato l'ex responsabile della filiale, concludendo: " Ho sempre pensato che oltre a tutelare i risparmiatori il nostro compito fosse soccorrere chi ha bisogno".