Torino, 11enne costretto a lasciare la scuola a causa dei bulli: aperte due inchieste

A soli 12 anni costretto a lasciare la scuola a causa dei bulli che lo vessavano per alcuni suoi problemi fisici. È quanto accaduto ad un ragazzino che frequentava una scuola media di Ciriè, in provincia di Torino, i cui familiari hanno deciso di denunziare l'accaduto. Secondo gli esposti presentati dai legali della famiglia del ragazzino, gli avvocati Stefano Macaluso e Alessandro Perrotta, l'adolescente sarebbe stato preso di mira dai compagni di scuola con continue vessazioni e angherie a causa dei suoi problemi di postura. Il ragazzino infatti ha femori retroversi e una corporatura abbondante che gli conferiscono un modo inusuale di camminare e correre. Per questo i compagni di scuola lo avrebbero prima deriso arrivando poi anche a picchiarlo.
A seguito di questi atti di bullismo i genitori del piccolo hanno deciso di ritirarlo dalla scuola e denunciare il tutto ala magistratura. La vicenda, riportata sulle pagine locali del quotidiano La Stampa, infatti ha già portato all'apertura di due inchieste in Piemonte: una da parte della Procura della Repubblica di Ivrea e un da parte della Procura dei minori di Torino. In particolare i magistrati di Ivrea indagano su eventuali mancanze dell'istituto scolastico, mentre i pm del capoluogo piemontese sulle presunte responsabilità dei compagni di classe del ragazzino. Sull'ultimo episodio, un presunto pestaggio avvenuto il 12 febbraio, hanno indagato anche i carabinieri ma il procedimento è stato archiviato. I fatti presi in esame dai pm si riferiscono invece all'intero periodo compreso tra settembre e febbraio.