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Sversamento petrolio in torrente a Genova, si indaga per disastro colposo

Allarme ambientale a Genova: a seguito dello sversamento del greggio dall’oleodotto di Fegino è stata aperta un’indagine a carico di ignoti per disastro colposo e posto sotto sequestro l’impianto dell’Iplom di Busalla.
A cura di Susanna Picone
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Due squadre di vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta per ridurre i danni ambientali causati da uno sversamento di petrolio avvenuto ieri sera alla Iplom, in località Fegino, nell'entroterra genovese. L'impianto è stato posto sotto sequestro e il sostituto procuratore presso la procura di Genova, Alberto Landolfi, ha aperto un'indagine a carico di ignoti per disastro colposo. Le indagini sono state affidate all'Arpal (l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente Ligure): sopralluoghi sono stati svolti sul punto della perdita, nel rio Pianego, a Borzoli; nel porto Petroli di Multedo e a Busalla. Bisogna stabilire le cause dell'incidente e verificare il danno ambientale procurato dallo sversamento.

Incidente durante trasferimento da nave – La fuoriuscita di greggio in Valpolcevera è avvenuta “a seguito della rottura di una tubazione interrata dell'oleodotto che collega la raffineria di Busalla”, si legge in una nota della Iplom, secondo la quale l'incidente si è prodotto mentre era in corso il trasferimento di greggio da una nave nel Porto Petroli di Multedo. Di fronte alla criticità della situazione gli abitanti delle zone limitrofe sono stati invitati a recarsi nelle proprie abitazioni, sono stati attivati i dirigenti del plesso scolastico di Borzoli per chiudere le scuole e si è provveduto a chiudere via Borzoli, poi riaperta parzialmente questa mattina. Intanto i vigili del fuoco hanno avviato azioni di schiumatura e posizionamento di “panne” anti-inquinamento. Tutte le operazioni sono state condivise con il sindaco Marco Doria.

Toti: “Potremmo chiedere lo stato di emergenza” – “Siamo in contatto quasi costante con il ministro dell’ambiente Galletti, per decidere quali saranno i percorsi per chiedere i fondi necessari all’importante opera di bonifica e, se le condizioni di legge lo permetteranno, potremmo chiedere lo stato di emergenza”, ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, durante il sopralluogo sul luogo dello sversamento di greggio in Valpolcevera. “Questa non è solo un’emergenza regionale ma è nazionale, visto il danno ambientale. Serviranno fondi straordinari perché questo corso d’acqua ha subito un danno molto serio”, ha aggiunto Toti rilevando che “c’è stato un ottimo lavoro da parte di tutti, con grande competenza e celerità che ha impedito che parte del petrolio sversasse in mare e quindi il danno maggiore è stato evitato”.

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