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Un gioco virtuale contro la violenza domestica

Il gioco è quella forma che permette di riconoscere le proprie emozioni e di toccare le corde dell’anima con una profondità che spesso il linguaggio verbale non riesce a fare. È proprio un gioco virtuale quello messo in campo da ViDaCS per contrastare la violenza domestica, quella che i bambini subiscono ascoltando parole violente o i gesti di rabbia dei genitori, soprattutto dei papà. Per chi vuole costruire relazioni sane con i propri figli, per chi vuole cambiare, per chi vuole migliorare e riflettere sulle conseguenze dei propri comportamenti un “attimo prima” che sia troppo tardi.
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A cura di Ciaopeople Studios
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Quando si parla di gioco, la maggior parte delle persone adulte volge il pensiero ai magici anni dell’infanzia, quelli in cui dal mattino alla sera non si pensa ad altro che a quali tipi di gioco fare, alle regole precise da seguire e agli infiniti modi di divertirsi. Ma il gioco è anche una cosa seria: una cosa seria per i bambini, ma anche per gli adulti poiché ci porta al di fuori della nostra realtà, ci permette di non sentirci giudicati, di sentirci in totale libertà e nella condizione migliore per far emergere parti di noi che difficilmente lasciamo percepire. Non solo. Ci permette anche di scoprire parti di noi che non conosciamo o che rifiutiamo perché non ne siamo consapevoli in un “terreno” neutro e quasi protetto. Il gioco ci permette di crescere, di provare empatia per gli altri e viene usato anche come terapia in certe situazioni.

Un gioco per crescere e conoscersi

Sarà per questo che il gioco è stato lo strumento principale che il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha scelto per cercare di prevenire e contrastare la violenza domestica, soprattutto nelle relazioni intime e di coppia. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea (​programma Rights, Equality and Citizenship) ​e si pone come scopo quello di sensibilizzare gli uomini a riconoscere le proprie emozioni come la rabbia e la collera e di fermarsi un attimo prima che queste emozioni diventino azioni di violenza. L’intento non è quello di giudicare, ma di creare le condizioni più efficaci perché gli uomini diventino più consapevoli di sé, senza sentirsi demonizzati. La violenza domestica non è solo quella fisica, ma anche verbale e psicologica. Ed è proprio su queste ultime che il progetto si concentra.

VIDaCS un gioco per mettersi nei panni di un bambino

VIDaCS (Violent Dad in Child Shoes) è il gioco virtuale immersivo sviluppato dall’Università che permette alle persone coinvolte di entrare in una casa virtuale e di mettersi nei panni dei bambini e delle bambine: permette di sentire le loro emozioni e i loro vissuti, di riconoscere le loro paure e anche gli effetti che i comportamenti violenti hanno su di loro. Loro che sono spettatori innocenti delle esplosioni degli adulti e che potrebbero portare per anni le conseguenze della vita vissuta in famiglia durante l’infanzia. Questo consente a chi entra nel gioco di iniziare un percorso più mirato e mettersi sulla strada per essere un genitore più consapevole e responsabile.

Vuoi… rimetterti in gioco?

L’accesso al gioco è guidato fin dall’inizio da tecnici formati. Si entra nella “casa” per pochi minuti e dopo aver percepito i suoni e le immagini che i bambini vivono dalla loro “prospettiva”, si esce per poter iniziare una fase di elaborazione di ciò che si è vissuto accanto a figure esperte e a psicologi. Oltre a questa esperienza esistono altre possibilità per avvicinarsi a questo tema: il webinar è uno spazio online nel quale gli uomini possono incontrarsi in totale anonimato per approfondire quello che succede nel proprio animo l’attimo prima che si scatenino reazioni violente. Ogni webinar è strutturato in quattro incontri della durata di 45 minuti ciascuno e guidato da una psicologa del Centro Oltre la violenza della Asl Na1 Centro. Riconoscere i segni di ciò che porta alla perdita di controllo è importante per capire le cause e come e quando è il momento per fermarsi. Il momento giusto è di sicuro l’attimo prima.

Per tutte le informazioni segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/vidacsEU/).

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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