Sostenibilità e crescita economica, in Italia stiamo trovando il giusto equilibrio


Gli ESG, ossia Environment, Social e Governance (ambiente, società e gestione aziendale), sono i tre pilastri della sostenibilità indicati dall'Unione Europea. Si tratta di criteri oggettivi che, come una bussola, orientano le scelte di imprese e istituzioni nel percorso verso la transizione energetica. Ma questi principi possono davvero tradursi in un volano per l'innovazione e lo sviluppo, mantenendo al centro persone e territori?
È anche di questo che si è discusso lo scorso 29 maggio in occasione di “Futuro in corso”, l'evento organizzato da Edison che si è svolto a Milano, presso la Ex Manifattura Tabacchi (dal 2024 una delle sedi del Gruppo energetico Edison). Una giornata di talk, conferenze e incontri che ha riunito esperti, stakeholder e cittadini attorno ai temi chiave dell'innovazione sostenibile. Il futuro delle città, le comunità energetiche, le generazioni del domani e perfino la tutela naturale e l'impatto sociale: quando si parla di sviluppo green tutto diventa un mattoncino fondamentale per costruire un domani florido, per questo tenere a mente i pilastri ESG è così importante.
La direzione di Edison in tal senso pare chiara, tanto che tra il 2023 e il 2024 il Gruppo ha investito 1,2 miliardi di euro nella transizione energetica, e punta a investirne quasi altri 9 entro il 2030 per crescere nelle rinnovabili. Il mix energetico di eolico, fotovoltaico e idroelettrico sembra essere la soluzione al momento più vantaggiosa per la decarbonizzazione, insieme alle nuove soluzioni di flessibilità. Nel 2024 Edison ha raggiunto, infatti, il 27% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, producendo 5,5 Twh di energia green, che equivale al fabbisogno annuale di una città come Milano. E poi, ovviamente il green gas (biometano, Bio-GNL, idrogeno) per famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni. Soluzioni che lavorando in sinergia hanno portato l'Azienda a diminuire le proprie emissioni dirette di CO2 di oltre il 75% dal 2006 ad oggi.
Insomma, aumentare la produzione di energia diminuendo al tempo stesso l'impatto ambientale è possibile, e appare finalmente chiaro quanto la Green Economy in Italia possa generare anche altro lavoro, aumentando le competenze di eccellenza e promuovendo l'inclusione sociale. La formazione è infatti fondamentale per procedere verso obiettivi sempre più ambiziosi e continuare a innovare il settore dell'energia pulita, così le persone diventano un capitale umano prezioso su cui investire. E poi, grazie alla presenza capillare sul territorio italiano, Edison non può che stringere un forte legame con le comunità stesse. Le iniziative a loro riservate sono diverse: dalla mostra di reperti archeologici allestita all'interno della centrale di Presenzano, all'apertura dei propri siti in occasione delle Giornate FAI, passando per i bandi a supporto delle aziende del terzo settore e alle sei iniziative di contrasto alla povertà energetica con cui ad oggi ha supportato 1.500 nuclei famigliari.
È vero, le sfide ambientali ed economiche a livello globale sono complesse, ma l'Italia sta dimostrando che è possibile riscrivere un modello di sviluppo in cui la transizione energetica, la crescita economica e l'impatto sociale possano camminare di pari passo generando valore condiviso. Il percorso di Edison lo conferma: si tratta di immaginare la sostenibilità non come un obbligo, ma come un'opportunità per costruire un futuro che non lasci più indietro nessuno.