Boom di chiamate al 1522: a che punto siamo nella lotta alla violenza sulle donne?

Solo nel 2023 sono state oltre 50.000¹ le richieste di aiuto arrivate al numero d’emergenza, ma a rivolgersi alle autorità sono ancora in poche. Qual è il quadro legislativo attuale, e perché le donne si sentono ancora poco tutelate?
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È stata definita una vera e propria epidemia, la violenza sulle donne sembra star toccando vette sempre più alte ed è di certo un'emergenza sociale. Il numero di pubblica utilità 1522 nello scorso anno è stato preso d'assalto, ma se da una parte rincuora sapere che sempre più donne riescono a chiedere aiuto, dall'altro lato è chiaro che le richieste d'aiuto formali rimangono poche. Secondo i dati Istat, infatti, il 1522 nel corso del 2023 ha fatto fronte a un +59% di telefonate, toccando quota 51.713 richieste. Il 58,4% di queste donne, tuttavia, ha dichiarato di non volersi rivolgere alle autorità.

Quello dell'under reporting è un fenomeno radicato, in parte dimostrazione del fatto che le vittime non si sentono abbastanza tutelate. Quindi cosa si sta facendo di concreto per affiancare le donne in un percorso che in molti casi può salvare loro la vita? Intanto il fenomeno è analizzato più da vicino. Nel giugno del 2022 il Parlamento ha approvato il disegno di legge che chiede in particolare al Sistema Sanitario Nazionale, all'Istat e al Ministero della Giustizia di stilare periodicamente dei report che analizzino l'andamento della violenza di genere. Un provvedimento necessario per progettare le politiche di prevenzione e contrasto, e utile per comprendere i diversi tipi di violenza.

Il passo avanti più significativo c'è stato con la legge n. 69/2019 (codice rosso) che interviene in modo più rapido per proteggere le vittime. Ad esempio la polizia giudiziaria può riferire subito e in via orale al pubblico ministero che procederà entro un massimo di tre giorni. Non solo, anche le sanzioni già previste dal codice penale vengono aumentate: chi è accusato di stalking, maltrattamenti in famiglia o violenza sessuale rischia pene più severe. Attualmente è in vigore il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne per il biennio 2021-2023² ed è importante segnalare che vengono presi più velocemente in considerazione i cosiddetti reati-spia. Minacce, atti persecutori, percosse e violazione di domicilio bastano per l'applicazione dell'ammonimento, o per agire con divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico.

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Il 1522 è attivo tutti i giorni, tutto l'anno, 24 ore su 24 e ci si possono rivolgere in forma anonima tutti, non solo le dirette protagoniste della violenza, ma chiunque ne sia a conoscenza e voglia aiutarle. Fare una semplice telefonata è un primo passo, utile a ottenere un confronto prezioso e la spinta necessaria che serve per uscire dalla spirale di violenza che si sta vivendo. Perché che ci sia bisogno di ancora più tutele e una maggior consapevolezza è il sentiment comune, e per fortuna sono sempre di più i progetti nati per promuovere la parità di genere e sensibilizzare al tema.

Quest'anno Coop riconferma il suo impegno con Il Silenzio Parla, la campagna in collaborazione con Differenza Donna che si inserisce nel progetto più ampio di Close the Gap. Il brand ha vestito di bianco la sua gamma di pasta e su tutte le confezioni ha fatto stampare un QR code che rimanda alle nuove storie dello speciale podcast. Per vincere la violenza sulle donne è necessario che anche gli uomini rompano il silenzio, così attraverso le voci degli attori Francesco Migliaccio, Edoardo Barbone e Giacomo Ferraù possiamo ascoltare le storie vere di chi della violenza è stato testimone, ma ha deciso di schierarsi dalla parte della soluzione e non più del problema.

¹ https://www.istat.it/tavole-di-dati/il-numero-di-pubblica-utilita-1522-dati-trimestrali-al-iv-trimestre-2023-2/
² https://temi.camera.it/leg19/temi/violenza-contro-le-donne.html 

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