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5 cose da sapere sul 5X1000: cos’è, a chi, come, quando e… perché

Non tutti sanno che cosa significa 5X1000 e nemmeno a cosa serva, eppure è fondamentale per realizzare progetti che hanno un impatto decisivo per migliorare la società. Alcuni di essi sono ancora più “di valore” perché riguardano il mondo della salute, in particolare quello della ricerca scientifica. Per ottenere risultati importanti il lavoro di scienziati e medici impegnati nei laboratori ha bisogno di tempo e risorse. Per questo, il ruolo di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro nel sostegno alla ricerca indipendente è cruciale, come testimoniano alcuni dei risultati raggiunti e di cui potranno beneficiare tutti i cittadini.
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A cura di Ciaopeople Studios
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Ogni anno la maggior parte dei contribuenti deve affrettarsi a compilare la Dichiarazione dei Redditi seguendo le scadenze e le modalità più opportune. Chi presenta il Modello 730 precompilato deve farlo entro il 30 settembre 2023, chi, invece, deve presentare il Modello Redditi Persone Fisiche, ha tempo fino al 30 giugno se lo presenta in formato cartaceo e fino al 30 novembre se lo invia in forma telematica.

5X1000: cos’è? quando?

In entrambi i casi contestualmente alla presentazione della Dichiarazione è possibile scegliere a chi destinare il 5X1000, ossia destinare una piccolissima parte dell’imposta IRPEF al finanziamento di enti e associazioni non profit. In questo consiste il 5×1000: in una forma di finanziamento proporzionata alla propria Dichiarazione dei redditi e varia al variare dell’imposta IRPEF netta. Basta apporre una firma in uno degli appositi riquadri sotto la scritta “Sostegno degli Enti del Terzo settore” e inserire il codice fiscale dell’ente che si è scelto fra quelli ammessi (enti del Terzo Settore, enti di ricerca sanitaria, Ricerca scientifica e universitaria, enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici etc): è un gesto di civiltà che non costa nulla, ma supporta innumerevoli enti e progetti sul territorio nazionale.

5X1000: a chi?

Tra questi ce ne sono alcuni che negli anni hanno ottenuto risultati importanti nel campo della salute come AIRC, attiva fin dal 1965 nel sostegno a progetti scientifici innovativi, nel fare informazione e prevenzione e nel raccogliere fondi necessari per raggiungere gli obiettivi preposti. In oltre 50 anni Fondazione AIRC ha distribuito oltre un miliardo e novecento milioni di euro per il sostegno alla ricerca oncologica. Ma il lavoro degli scienziati e dei medici che si impegnano nei progetti di ricerca necessita di tanto tempo e di risorse economiche importanti. Per questo sostenere AIRC è fondamentale soprattutto se si guarda agli ultimi dati sul cancro: secondo “I numeri del cancro” la ricerca curata da AIOM e AIRTUM pubblicata nel 2022, sono 390.700 i nuovi casi di tumore stimati per il 2022, con un aumento di 14100 casi rispetto al 2020. Contro questi numeri in crescita ci sono i numeri di coloro che hanno supportato la ricerca nel 2022: le firme del 5X1000 hanno contribuito a raccogliere 80 milioni di euro che si sono tradotti in circa 500 progetti sparsi in modo capillare su tutto il territorio nazionale (60 milioni di euro), e a 21 programmi speciali multiunità di cui 8 dedicati allo studio della malattia metastatica (20 milioni di euro) e 13 a progetti che promuovono lo sviluppo di reti sovranazionali (2 milioni).

5X1000 ad AIRC: perché?

Scegliere tra i progetti che si stanno realizzando grazie al 5X1000 destinato a Fondazione AIRC per darne conto in queste righe non è semplice, ma alcuni si concretizzeranno in pochi anni o si sono già concretizzati. Tra quelli nelle fasi finali c’è il progetto coordinato da Maria Rescigno, Professore Ordinario presso Humanitas University, che si sta occupando di stimolare una risposta immunitaria attraverso l’utilizzo di un vaccino con funzioni terapeutiche (ossia per coloro che hanno già una diagnosi di cancro) per contrastare alcuni specifici tipi di tumore. “Le cellule del melanoma, come pure quelle del sarcoma – spiega Maria Rescigno –, sono caratterizzate da uno stress che deriva dalle loro mutazioni genetiche. Questo stress è identificabile sulla superficie delle cellule stesse, come una ‘bandierina’. In laboratorio abbiamo stressato ancora di più queste cellule per rendere visibili tali ‘bandierine’, e sulla base delle informazioni ottenute abbiamo sviluppato il vaccino.” L’altro progetto è stato condotto da Franco Locatelli e dal suo team di ricerca all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù: si tratta di aprire l’utilizzo della terapia genica con cellule CAR-T, utilizzata finora per i tumori ematologici, anche nei tumori solidi, ossia nelle forme più gravi di neuroblastoma, il più frequente in tenera età. “È la prima volta che uno studio sull’uso delle CAR T contro i tumori solidi raggiunge risultati così incoraggianti e su una casistica così ampia – dichiara il professor Locatelli –. Il modello di ricerca ideato e portato avanti da AIRC dimostra di essere efficace e vincente.

5X1000 ad AIRC: come?

È facile donare alla Fondazione e aiutare a rendere il cancro curabile. Basta inserire il codice fiscale di AIRC, CF 80051890152, nella Dichiarazione dei Redditi e firmare. Nella pagina dedicata si può anche ricevere un promemoria gratuito via sms o email per ricordarsi di contribuire a questa giusta causa.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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