Com’è fatto il Grand Egyptian Museum: vista su Giza e 100mila reperti antichi

Ieri sera al Cairo è stato inaugurato il Grand Egyptian Museum, il museo dedicato interamente all'Antico Egitto che raccoglie oltre 100.000 reperti, tra cui il tesoro di Tutankhamon, il faraone bambino. La cerimonia di apertura è stata letteralmente spettacolare e non solo perché a parteciparvi c'erano oltre 40 capi di Stato: tra cantanti, ballerini, attori, giochi di luce e fuochi d'artificio, lo show sullo sfondo delle piramidi è stato leggendario. Qual è il motivo di tanto sfarzo? Il museo, portato a termine dopo ben 20 anni di lavori, con i suoi 500.000 mq ha superato il Louvre, diventando il più grande al mondo.
Com'è nato il Grand Egyptian Museum
Il Grand Egyptian Museum (Gem) è ufficialmente il museo più esteso al mondo, tanto da essere stato soprannominato "la quarta piramide" (dopo quelle di Cheope, Chefren e Micerino, alle quali è ora collegata con un passaggio lungo 2 km). Com'è nato? Ideato nel 1992 durante la presidenza di Hosni Mubarak, il progetto iniziale prevedeva un alleggerimento del Museo Egizio di Piazza Tahrir, che era ormai incapace di contenere i numerosi reperti storici e di accogliere i milioni di visitatori annui.

Nel 2002, dunque, il governo egiziano organizzò un concorso internazionale per trovare lo studio di architettura a cui avrebbe affidato il la costruzione del Grand Egyptian Museum, un vasto complesso nei pressi delle Piramidi di Giza che avrebbe dovuto ospitare 100.000 reperti dell'Antico Egitto. Alla fine, tra le oltre 1.500 candidature arrivate, a spuntarla fu lo studio irlandese Heneghan Peng Architects (che ha lavorato in collaborazione con lo studio tedesco Atelier Brückner).

Il museo da oltre 500mila mq è il più grande al mondo
Ora, dopo 20 anni di lavori monumentali e un investimento da oltre un miliardo di dollari, il museo è finalmente diventato realtà. Su una superficie di 500.000 mq ospita oltre 100.000 reperti e la sua particolarità sta nel fatto che unisce archeologia, tecnologia e scenografia museale avanzata, permettendo ai visitatori di vivere un'esperienza immersiva.

La facciata esterna richiama le linee delle piramidi, è lunga 600 metri e interamente in vetro, così da offrire una spettacolare vista su Giza da ogni angolo. L'atrio di ingresso ospita il colosso di Ramses II, una statua di 11 metri risalente a 3.200 anni da, mentre le gallerie principali, ordinate per periodo storico, sono collegate tra loro da una maestosa scalinata di 6 piani. Al loro interno ci sono sarcofagi, ceramiche, mummie, antichi tessuti e papiri millenari. Il ponte pedonale, invece, collega la struttura direttamente alle piramidi. Lunedì 4 novembre aprirà ufficialmente al pubblico e, stando alle previsioni, si registreranno circa 5 milioni di visitatori ogni anno.
