video suggerito
video suggerito

Bagagli smarriti in volo: cosa cambia da oggi per il risarcimento

Cosa succede se il proprio bagaglio viene smarrito in volo? Se fino a qualche tempo fa bisognava esibire gli scontrini degli oggetti in esso contenuti per valutarne il valore, ora le regole sono cambiate.
A cura di Valeria Paglionico
0 CONDIVISIONI
Immagine

L'incubo più temuto dagli appassionati di viaggi? Atterrare nella meta turistica scelta e rendersi conto del fatto che il proprio bagaglio è stato smarrito. A quel punto bisogna denunciare la perdita, compilare moduli, firmare dichiarazioni e conservare gelosamente gli scontrini che attestano il valore del contenuto, essenziali per ottenere un eventuale risarcimento nel caso in cui il bagaglio risultasse davvero disperso. La Corte di Cassazione, però, è intervenuta sulla questione, imponendo nuove regole: ecco quali sono.

Come si viene rimborsati in caso di bagaglio smarrito

Dite addio all'iter burocratico lungo e intricato da seguire quando il proprio bagaglio risulta smarrito, a partire da oggi le regole cambiano. I supremi giudici della Corte di Cassazione hanno semplificato la prassi giudiziaria sulla questione, andando incontro ai viaggiatori che hanno subito il danno. A partire da questo momento, infatti, non sarà più necessario esibire gli scontrini per ottenere il rimborso. Quella documentazione, al contrario, è stata definita "irragionevole": deve valere il principio del buon senso. Si può, dunque, richiedere il risarcimento dimostrando semplicemente la colpa della compagnia aerea o delle società a lei collegate. Naturalmente sarà il giudice a decidere caso per caso, calcolando il valore del contenuto del bagaglio in modo forfettario, arrivando a un massimo di 1.350 euro.

Il caso che ha fatto scattare l'allarme

La Corte di Cassazione ha deciso di cambiare le regole vigenti dopo una storia molto particolare. Un passeggero del volo Palermo-Verona di recente non aveva ricevuto il suo bagaglio, che risultava essere scomparso (come confermato dalla compagnia aerea). Chiesto il risarcimento, si è ritrovato a dover portare tutto in tribunale perché, non avendo scontrini o prove documentali riguardanti il contenuto della valigia, le autorità non riuscivano a quantificarne il valore. Alla fine l'uomo non ha avuto nessun risarcimento, nonostante la responsabilità dello smarrimento non fosse la sua. La Cassazione, però, ha definito la norma irragionevole: visto che praticamente nessuno conserva gli scontrini di mesi o anni prima, si finisce per non rimborsare nessun viaggiatore danneggiato. Ad oggi, dunque, quando il danno esiste, la liquidazione equitativa va applicata sempre.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views