Zverev stritolato dalla tensione: “Vi spiego perché il ritorno di Sinner è una cosa buona per me”

L'assenza di Sinner sarebbe dovuta essere un vantaggio per Zverev e Alcaraz, ovvero i primi antagonisti sportivi del numero uno al mondo. E invece le cose per loro sono andate in malo modo negli ultimi tre mesi con risultati molto deludenti. Il tedesco in particolare direttamente da Roma ha spiegato il perché a suo dire, paradossalmente, il ritorno di Jannik può essere un fattore positivo.
Zverev e il periodo senza Sinner nel circuito
Prima dell'esordio agli Internazionali d'Italia, il tennista numero due al mondo ha parlato senza troppi fronzoli del rientro di Sinner nel circuito dopo la sospensione. Sono stati mesi difficili per Zverev che ha pagato dazio ad una pressione eccessiva, a cui non era abituato: "Il ritorno di Sinner è positivo per me, perché mi piace passare inosservato. Non voglio essere al centro dell’attenzione tutto il tempo – queste le parole a Sky – Mi piace giocare una partita alla volta, avanzare piano piano in tabellone e poi essere oggetto di attenzione solo in semifinale o finale".
Il ritorno di Sinner a Roma, un peso in meno per Zverev
Insomma Zverev vuole mantenere sempre un profilo basso e stare lontano dai riflettori. Per questo la presenza di Sinner numero uno al mondo, con la curiosità anche di vedere le sue condizioni dopo lo stop, paradossalmente aiuterà il giocatore tedesco che si toglierà un peso: "L’attenzione sarà tutta su Jannik e per me questo è di grande aiuto. Negli ultimi mesi l’attenzione è stata tutta su di me perché sono stato la testa di serie numero uno in tutti i tornei che ho giocato".
Zverev e l'obbligo di mantenere un livello alto in campo senza Sinner
"Mi sentivo obbligato a mantenere un livello alto in campo e il fatto che adesso tutto si sia spostato su Sinner è di aiuto per me". Una dichiarazione che conferma anche un limite mentale da parte del tedesco, che se vorrà in futuro dovrà imparare a reggere meglio il peso della responsabilità di essere un big.