Sinner si allena con Nicolai Budkov Kjaer: chi è lo sconosciuto che può seguire le sue orme

Solo pochi giorni ormai separano Jannik Sinner dalla fine della sua squalifica di tre mesi patteggiata con la WADA: il numero uno al mondo tornerà a giocare nell'imminente torneo di Roma. Intanto dal 13 aprile, come concessogli dalla normativa antidoping, ha potuto riprendere ad allenarsi sul campo da tennis con sparring di alto livello, ovvero giocatori professionisti tesserati. I suoi amici Sonego e Draper (attuale numero 6 al mondo) sono i nomi noti, ma negli ultimi giorni c'è stato un altro tennista che ha scambiato in allenamento con Sinner a Monte Carlo, Nicolai Budkov Kjaer. Un nome sconosciuto per chi non segue il tennis da vicino, visto che questo 18enne norvegese è solo numero 305 del Ranking ATP, ma parliamo di un giocatore che promette di seguire le orme di Jannik nei prossimi anni.
Chi è Nicolai Budkov Kjaer, 18enne talento norvegese: è stato numero uno junior
Kjaer, che oggi è il terzo giocatore norvegese dietro Ruud (numero 5 al mondo) e Durasovic (243), è stato il numero uno della classifica mondiale junior ITF nel 2024, vincendo il singolare a Wimbledon (primo norvegese a vincere un titolo Slam, anche a livello junior) e il doppio al Roland Garros con l'austriaco quasi coetaneo Joel Schwaerzler. Ha debuttato in Coppa Davis giovanissimo nel 2023 (ha un record di 2-4) e ha appena vinto – nello scorso febbraio – il suo primo titolo a livello di tornei Challenger a Glasgow.
"È sempre il solito Sinner. Lo stop non sembra che gli abbia fatto male, picchia ancora fortissimo"
Insomma parliamo di un grande prospetto e non è un caso che Sinner lo abbia scelto per allenarsi con lui. Kjaer racconta com'è andata e quale Jannik dobbiamo aspettarci di rivedere in campo al Foro Italico tra qualche giorno: "È sempre il solito Sinner, tranquilli. Tanta voglia di lavorare, un atteggiamento da prendere ad esempio e tantissimi giovani che stanno iniziando adesso col tennis si ispirano a lui. Lo stop non sembra che gli abbia fatto male, picchia ancora fortissimo".
"Abbiamo lavorato un po' su tutto – spiega il giovane norvegese alla ‘Gazzetta dello Sport' – Jannik è un giocatore fantastico e avere il privilegio di condividere il campo con lui ti insegna tanto. La prima volta che mi ha chiesto di allenarci era il 2023. Da subito mi ha colpito la sua serietà pur essendo così giovane. E adesso sapere che il numero uno al mondo ti cerca per allenarsi è una grande spinta a crescere. Ogni volta cerco di assorbire il più possibile, ma se dovessi proprio scegliere qualcosa da portargli via, più che un colpo direi la mentalità. Ha una testa incredibile, da vero campione, riesce a gestire benissimo i momenti più difficili delle partite e questo fa davvero la differenza nei match importanti".
Quanto ai suoi obiettivi, Kjaer va per gradi e sa a chi ispirarsi: "Continuare a crescere, fare esperienza e qualificarmi per le Next Gen Finals. Le ha vinte anche Jannik…".