video suggerito
video suggerito
Internazionali d'Italia a Roma

Sinner fa i nomi dei tennisti che lo hanno aiutato davvero: “Hanno dato tutto quello che potevano”

Jannik Sinner dopo la vittoria con Navone a Roma ha parlato dell’attesa del ritorno in campo, soffermandosi anche su chi lo ha aiutato di più.
A cura di Marco Beltrami
479 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Chissà quante volte Jannik Sinner ha immaginato il momento del suo ritorno in campo a Roma. Tutto è andato per il meglio contro Navone per il numero uno al mondo che, al netto dei fisiologici errori dovuti al lungo stop, ha dimostrato di non aver perso il feeling con il suo tennis. Questo anche grazie a chi lo ha aiutato sul campo, permettendogli anche di alleggerire il peso dell'inizio della sua "nuova" vita tennistica.

Le parole di Sinner dopo la vittoria con Navone a Roma

Nel corso dell'intervista post esordio al Foro Italico, Sinner ha fatto nomi e cognomi dei tennisti che gli sono stati più vicini sin dai primi allenamenti a Monte Carlo: "Per me è stato d'aiuto, allenarmi a Monaco con le stesse persone. Ho avuto la fortuna di allenarmi con Jack (Draper, ndr) e Sonego. Grandi giocatori, e poi anche giovani tennisti. Ciascuno di loro mi ha dato quello che poteva. Tutte cose differenti che mi hanno aiutato".

Immagine

L'atmosfera magica di Roma ha aiutato Sinner alla prima partita a Roma

L'atmosfera di Roma poi ha completato l'opera dando un'ulteriore spinta a Jannik: "Giocare qui di sera è una bellissima sensazione. È stato un momento fantastico per me e per il mio team. L'atmosfera è diversa, mi ha aiutato. Soprattutto giocare sul campo Centrale in una sessione serale è una sensazione incredibile e speciale. Non do mai niente per scontato. Sono solo felice di essere tornato".

Quello che contava era anche la lucidità in campo a prescindere dagli errori, fisiologici. Lucidità che Sinner ha mantenuto anche davanti alle telecamere: "Abbiamo lavorato tanto per essere qui, in questa posizione. Ci sono state cose che posso far meglio. Sono molto contento considerando che era la prima partita. Ho sbagliato dei dritti, dei rovesci. Ci sta, ma la cosa migliore è stata giocare tutti i punti e con l’atteggiamento giusto. Un pubblico incredibile che mi dà sempre la forza per dare il massimo. Sempre lucido? Si perché comunque era una partita dove dovevo controllare me stesso. Ho cercato di tenermi tranquillo e calmo. La cosa più importante è che riesco a controllare la mia testa e il mio atteggiamento". 

479 CONDIVISIONI
168 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views