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Australian Open

Rublev sa cosa lo aspetta contro Sinner, non può nasconderlo: “Sono nei guai”

Rublev prossimo avversario di Sinner ai quarti degli Australian Open ha parlato del match, sottolineando la forza del suo avversario.
A cura di Marco Beltrami
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Andrey Rublev è consapevole delle difficoltà che lo attendono nella partita contro Jannik Sinner dei quarti di finale degli Australian Open. Il tennista russo ha battuto dopo una battaglia di cinque set De Minaur, regalandosi così il prossimo turno del primo Slam stagionale.

Non sarà facile per il numero 5 al mondo contro il tennista italiano che lo precede di una posizione nel ranking. Basti pensare che i precedenti sono 4-2 in favore di Sinner che in particolare si è imposto nelle ultime due uscite, entrambe nel 2023. Come se non bastasse poi, Jannik sulla scia del finale strepitoso della scorsa stagione, sta giocando un tennis stellare agli Australian Open e non ha concesso finora un set agli avversari.

Ecco perché Rublev dopo la partita contro De Minaur nell'intervista in campo ha scherzato sull'impegno con l'italiano: "Jannik è un altro giocatore che ha avuto una stagione irreale l'anno scorso… ha fatto già risultati sorprendenti quest'anno. Mi ha battuto l'ultima volta quindi… non so cosa dire… sembra proprio che io sia nei guai".

Proverà a fare di tutto per "vendicare" il suo connazionale Khachanov battuto da Sinner agli ottavi. Rublev sicuramente è consapevole di dover mettere in campo un match perfetto soprattutto dal punto di vista mentale, mettendo da parte anche quegli sfoghi furiosi che sono andati in scena un po' troppo spesso ultimamente: "Ho dato ai miei fan tante emozioni? Meglio non essere nella mia testa. È come un film spaventoso".

Quello che è certo è che Sinner è un giocatore molto diverso da De Minaur, al quale Rublev ha dedicato bellissime parole: "È sempre difficile sfidare Alex. Abbiamo giocato un paio di volte e tutte erano drammatiche come adesso. È uno dei giocatori più veloci. Il modo in cui si muove con le gambe e prende la velocità… È pazzesco. Si vedeva che era molto difficile giocare. 4 ore. Non abbastanza per dire che è difficilissimo giocare contro di lui…".

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