Pietrangeli spiega perché non parla più di Sinner, poi non resiste: “Non sono ricco come lui”

Nicola Pietrangeli torna a parlare. La leggenda del tennis italiano non concedeva interviste da un po’, precisamente da quando è venuto a mancare suo figlio Giorgio. Un dolore lancinante per il quasi 92enne, già alle prese con gravi problemi di salute. Pietrangeli ha deciso di chiudersi un po’ nel silenzio, anche per evitare che le sue parole, soprattutto su Sinner, potessero essere male interpretate, come a suo dire è accaduto spesso in passato.
Pietrangeli non vuole più parlare di Sinner nelle interviste
Ai microfoni di SuperTennis, il due volte vincitore del Roland Garros ha infatti spiegato di aver preferito evitare ogni possibilità di fraintendimento in merito al numero uno del mondo. Una volta per tutte, Nicola Pietrangeli ha voluto chiudere il discorso: "Le interviste? Mi cambiano le parole, basta così. Sai, alla fine quello che non capisco è come la gente possa pensare che io voglia parlare male di Sinner perché rosico. Ma perché? Perché dovrei parlarne male? Ma come si permettono? Ma chi li conosce?".

Come sta Nicola Pietrangeli, la battuta su Jannik Sinner
La tentazione di nominare Jannik, però, è forte, anche solo per concedersi una battuta scherzosa. La citazione è arrivata quando si è parlato del suo modo di trascorrere le giornate, spesso davanti alla TV. Un modo per non pensare al dolore costante all’osso sacro che lo tormenta.
Tutto ha un costo, però, e Pietrangeli ha raccontato il suo stato d’animo: "Che ci sto a fare? Sono come una larva. Guardo la TV, c’è Netflix, anche se io faccio casini col telecomando, mi impiccio. Dall’ospedale sono tornato che conosco tutte le televendite, le pubblicità. Anzi, posso dire che ormai la TV è un canale pubblicitario con qualche programma all’interno…".
Poi ecco la battuta, sul confronto economico con Sinner: "Ogni cosa che mi dicono ha un costo. Ma mica sono ricco come Sinner… e lo dico per scherzare, perché già lo vedo che ci montano su un’altra polemica". Un commento fatto solo per strappare un sorriso, senza alcuna malizia.