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Guerra in Ucraina

Nadal dalla parte dei tennisti russi, Stakhovsky lo attacca: “È giusto che gli ucraini muoiano?”

Il tennista soldato Stakhovsky non ha gradito l’intervento di Nadal a sostegno dei tennisti russi e bielorussi dopo l’esclusione da Wimbledon.
A cura di Marco Beltrami
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Il caso Wimbledon ha scosso il mondo del tennis. La decisione degli organizzatori dello Slam londinese di escludere i tennisti russi e bielorussi ha fatto discutere e diviso il mondo della racchetta. Tra gli addetti ai lavori, sono in tanti quelli che hanno manifestato solidarietà ai giocatori che sono stati puniti per le conseguenze delle iniziative in Ucraina dei governi dei loro Paesi. Dopo Djokovic, anche Rafa Nadal pronto a tornare a giocare sulla terra rossa di Madrid ha criticato il drastico provvedimento dell'All England Club, che potrebbe rappresentare un precedente anche per i tornei successivi, come Roma.

Direttamente dalla Spagna dove si sta allenando in vista dell'esordio nel Masters 1000 madrileno, Nadal stuzzicato sulla situazione dei tennisti russi e bielorussi ai quali è stato impedito di iscriversi a Wimbledon ha dichiarato: "Penso che sia molto ingiusto nei confronti dei miei compagni di tennis russi, i miei colleghi. Cosa sta succedendo in questo momento con la guerra non è colpa loro. Non so cosa dire. Mi dispiace per loro. Vorrei che non fosse così, ma alla fine le cose sono come sono…".

Il messaggio di Stakhovsky per rispondere a Nadal
Il messaggio di Stakhovsky per rispondere a Nadal

Le parole della grande gloria del tennis non sono piaciute ad un suo ex collega, ovvero Sergiy Stakhovsky  che non ci ha pensato su due volte nel riporre la racchetta nel borsone, per imbracciare il fucile e difendere la sua patria l'Ucraina nella guerra contro la Russia. L'ex giocatore, che ha raccontato la sua nuova vita ai microfoni di Fanpage.it, nelle scorse settimane è rimasto colpito in negativo da Nadal. In realtà Stakhovskyi non aveva già gradito il silenzio del maiorchino e di Federer, al contrario della presa di posizione di Djokovic che gli aveva manifestato solidarietà anche in forma privata.

In una delle sue stories di Instagram, il 36enne è stato molto perentorio e si è riferito proprio allo spagnolo, con una domanda per certi versi provocatoria: "Caro Rafael Nadal, volevo chiederti cosa ne pensi della situazione in cui si trovano i giocatori ucraini in questo momento… è giusto che non abbiano una casa in cui tornare? È giusto che i loro amici vengano uccisi? Grazie per la tua risposta". Arriverà questa risposta? Molto difficile.

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