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US Open 2023 di tennis

È in campo allo US Open, all’improvviso si mette a fare flessioni: il pubblico non capisce

Scene mai viste a New York allo Us Open durante il match tra Ruud e Moutet: flessioni sul campo in piena partita, spettatori interdetti.
A cura di Paolo Fiorenza
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Domani Matteo Berrettini affronterà Casper Ruud nei quarti di finale dello US Open: dopo che il romano aveva battuto Davidovich Fokina, il norvegese lo ha imitato superando nel suo match di ottavi il francese Corentin Moutet. Un successo in quattro set, col punteggio di 6-1/6-2/6-7(4)/ 6-2, che è stato appena messo in dubbio dal passaggio a vuoto di Ruud nel terzo parziale, quando il 23enne – che potrebbe diventare numero uno al mondo a fine torneo – ha vanificato il break che aveva di vantaggio sul 4-2, venendo costretto al tie-break poi perso.

Superato il momento di impasse, Ruud ha ripreso il pieno controllo della situazione e ha chiuso agevolmente 6-2 al quarto set dopo tre ore e 22 minuti, raggiungendo per la prima volta in carriera i quarti nello Slam americano. "Corentin è un giocatore molto difficile – ha poi detto il norvegese dopo il match – Ha tutti i colpi, corre bene. È in grado di effettuare colpi spettacolari e tutto il resto". Dove nella prima categoria rientrano gesti come la soluzione vincente all'esterno del paletto di sostegno della rete – tirata fuori da Moutet nel terzo set – che ha fatto spellare le mani al pubblico dell'Arthur Ashe Stadium.

Mentre sotto la voce "tutto il resto" rientra quanto accaduto invece ad inizio secondo set, quando il 23enne francese era al servizio nel primo game e ha lasciato di stucco gli spettatori di Flushing Meadows per quello che ha fatto dopo aver perso un punto. Trovatosi pancia a terra non essendo riuscito a recuperare una palla angolata di Ruud, Moutet ha pensato bene di non rialzarsi per riprendere il gioco ma piuttosto di fare immediatamente una decina di flessioni.

Una condotta che ha lasciato interdetto il pubblico, che poi ha applaudito il momento istrionico prodotto dall'attuale numero 112 al mondo. Moutet voleva dare prova di grande forma fisica? O forse autopunirsi con le classiche flessioni con cui paga penitenza qualcuno che ha sbagliato? Nessuno lo saprà mai, fatto sta che il cammino del francese si interrompe agli ottavi dell'Open di New York, peraltro il miglior risultato di sempre raggiunto da un lucky loser, che lo farà entrare largamente nei primi 100 quando sarà compilato il nuovo ranking.

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