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Australian Open

Djokovic ingaggia battaglia col pubblico di Melbourne: “Scendi giù e dimmelo in faccia”

Clima di grande battaglia sul campo centrale di Melbourne tra Novak Djokovic e il giocatore di casa Alexei Popyrin: l’atmosfera all’Australian Open è diventata bollente e il campione serbo ha sfidato uno spettatore a regolare i conti da vicino.
A cura di Paolo Fiorenza
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Novak Djokovic si è qualificato per il terzo turno dell'Australian Open dopo aver battuto in un combattuto match l'australiano Alexei Popyrin: 6-3/4-6/7-6(4)/6-3 il risultato a favore del 36enne campione serbo in oltre 3 ore di gioco. Djokovic, che a Melbourne Park è campione uscente e ci ha vinto dieci volte in carriera, affronterà adesso l'argentino Tomas Etcheverry, in una partita che ovviamente lo vedrà ancora largamente favorito. La sfida contro Popyrin è stata resa ancora più pepata dal tifo del pubblico per il tennista di casa, che dal canto suo ci ha messo del suo per trascinare la folla rendendo la vita difficile al numero uno al mondo, che ad un certo punto ha risposto per le rime ad uno spettatore in tribuna invitandolo a regolare le cose da vicino.

Popyrin aveva appena perso il terzo parziale al tie-break, ma non aveva alcuna intenzione di mollare: nel quarto set il punteggio era di 2-2. Una situazione di piena battaglia che ha fatto alzare i decibel nell'impianto di Melbourne e tirato fuori – come succede sempre – lo spirito più fiero e combattivo di Nole. Le telecamere hanno dunque inquadrato Djokovic mentre ingaggiava il pubblico e precisamente uno spettatore, che evidentemente aveva un po' esagerato nel tifo: "Scendi giù e dimmelo in faccia", gli ha detto con ampi gesti e un sorriso sarcastico.

Fortunatamente tutto è rimasto lì e non c'è stata nessuna resa dei conti all'OK Corral. Il match è preseguito e Djokovic ha piazzato il break decisivo all'ottavo gioco, chiudendo poi 6-3. Nella classica intervista a caldo sul campo, il serbo ha poi reso onore al suo avversario, numero 43 al mondo: "Bisogna dargli credito per il suo piano di gioco e per il grande servizio, merita un grande applauso". Parole meno dolci nei confronti del pubblico di Melbourne, accusato senza mezzi termini di essere scorretto: "Hanno urlato tra la prima e la seconda palla di servizio per tutta la partita. Io affronto i disturbatori in faccia".

Il match è girato nel terzo set, quando Djokovic era sotto 4-5 e 0-40, ma è riuscito a tenere il servizio, imponendosi poi al tie-break: "Sono stato fortunato. Non ho fatto niente di speciale per salvare quei set point. Aveva un dritto facile e ha sbagliato. È stato il giocatore migliore per un set e mezzo". Per Nole è la 30sima vittoria consecutiva all'Australian Open, dove è 91-8 in carriera. Per arrivare in fondo anche quest'anno gli servirà alzare il livello rispetto a quanto visto nei primi due turni: niente cui Djokovic non ci abbia abituato.

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