Andreeva strabilia Roma: “Grazie! Poi so dire un’altra cosa in italiano”. E il pubblico impazzisce

Mirra Andreeva ha conquistato il pubblico di Roma. La 18enne russa grazie alla vittoria su Noskova è diventata la tennista più giovane ad aver raggiunto gli ottavi a Madrid e agli Internazionali d'Italia per due volte di fila. Decisa e talentuosa in campo, Mirra si è rivelata anche simpatica al momento della classica chiacchierata post-partita, quando ha dimostrato di conoscere anche un pizzico di italiano.
Andreeva stupisce tutti a Roma con un proverbio in italiano
La classe 2007 di Krasnojarsk che ha già conquistato i punti che le consentono di diventare la numero 6 al mondo, insidiando così Jasmine Paolini, ha ringraziato tutti nella nostra lingua dopo l'ultimo successo. Stimolata dall'intervistatrice poi ha voluto dimostrare di saper dire un'altra frase in italiano. Un motto vero e proprio: "Chi va piano va sano e lontano, chi va forte alla morte va incontro!".
La crescita di Andreeva, certificata dagli Internazionali
Applausi di tutti i tifosi presenti al Foro Italico, con Andreeva molto divertita. Un proverbio che la tennista russa tiene sempre a mente, anche se in realtà lei tennisticamente va molto veloce visto che sta bruciando decisamente le tappe. In questa stagione però, come confermano i risultati, sta dimostrando di aver trovato anche una solidità mentale che le permette di essere molto più centrata ed equilibrata in campo. Proprio la partita con Noskova ne è la dimostrazione, con la capacità anche di recuperare da una situazione di svantaggio nel secondo set.
Andreeva, il karaoke e la canzone in italiano
Ma non è finita qui perché il piccolo show di Mirra è proseguito poi con il racconto di un regalo particolare ricevuto dalla sua coach, la grande gloria spagnola Conchita Martinez: "Mi ha regalato un karaoke portatile per il mio compleanno. E sa quanto mi piace cantare. E per il mio compleanno Conchita e l'altra allenatrice hanno cantato ‘Bella Ciao'. E quando nessuno mi vede e nessuno mi ascolta, la canto un paio di volte nella mia stanza. Quindi lo uso abbastanza spesso".