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US Open 2023 di tennis

Agli US Open tennisti in difficoltà per colpa di uno strano odore: “Si sente puzza di marijuana”

I tennisti impegnati agli US Open devono fare i conti con un fuori programma su un campo periferico. Condizioni di gioco a dir poco difficili a detta di Zverev e Sakkari.
A cura di Marco Beltrami
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I tennisti e gli organizzatori degli US Open stanno facendo i conti in questi primi giorni di partite con un curioso imprevisto su un campo periferico. Alla luce dei tanti match del primo turno, inevitabile sfruttare tutti gli impianti, compreso anche quello numero 17 che si è rivelato però "particolare" per molti protagonisti.

Più di un giocatore infatti si è lamentato per l'odore acre che sembra essersi diffuso in tutta la zona infastidendo e non poco tutti. L'impianto è posizionato all'estremità di Flushing Meadows a New York a ridosso di un grande parco. Da lì è arrivato un olezzo di marijuana che ha infastidito tutti in primis i tennisti. Anche Alexander Zverev durante il confronto vinto con Vukic si è lamentato della puzza di erba.

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Il tedesco ci ha scherzato su, con un riferimento a Snoop Dogg il rapper famoso per i suoi eccessi: "Oh mio Dio, in realtà c'è lo stesso odore ovunque qui dentro. L'intero posto puzza di erba. Il campo 17 odora come il salotto di Snoop Dogg". Un problema per tutti, anche nel tabellone femminile, a giudicare da quanto dichiarato dalla connazionale di Zverev, Tatjana Korpatsch che ha trovato maggiori difficoltà: "L'ho sentito in allenamento. Al campo di allenamento è stato peggio. Non riuscivo più a respirare, non riuscivo più a continuare a giocare e dovevo andare subito in un'altra direzione".

Molto più complicata la situazione della numero 8 al mondo Maria Sakkari che è stata eliminata a sorpresa da Masarova. La tennista greca che comunque non ha cercato scuse per il ko, ha chiesto uno stop all'arbitro visibilmente infastidita prima di rivelare dopo il confronto: "Non ci pensi davvero perché tutto ciò che ti interessa è vincere la gara in quel momento. L'ho annusato, ma era quello. Non era qualcosa a cui prestavo attenzione. A volte senti l'odore del cibo, a volte l'odore delle sigarette, a volte l'odore dell'erba. È qualcosa che non possiamo controllare perché siamo in uno spazio aperto. C'è un parco sul retro. Le persone possono fare quello che vogliono".

Non è la prima volta che questa situazione si presenta agli US Open, già nello scorso anno il mai banale Kyrgios si lamentò per l'odore stomachevole durante una partita. Nel mirino sempre il comportamento dei frequentatori del parco vicino a Flushing Meadows.

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